In tasca venerdì pomeriggio il sindaco di Taormina Cateno De Luca aveva il foglietto dei compiti assegnatigli da Adriano Galliani: imparare a pronunciare le parole cassoeula e oss buss. E quando, passate le 18.30, il candidato del centrodestra alle suppletive del 22 e 23 ottobre non si è presentato sotto l’Arengario ha collocato accanto a sé la sua sagoma cartonata a cui si è rivolto per buona parte del comizio-spettacolo.
«Silvio Berlusconi – ha commentato l’esponente di Sud con Nord – non si sarebbe mai sottratto al confronto».
Elezioni: De Luca in piazza a Monza, com’è andata nell’altra legislatura
L’aspirante senatore ha letto le dieci domande che, ha affermato, ha inviato a Galliani alcuni giorni fa e ha fornito da solo le risposte non ricevute: sventolando i dati pubblicati da Openpolis ha rinfacciato al rappresentante di Forza Italia le tante assenze accumulate a Palazzo Madama nella passata legislatura e la scarsa produttività.
«Non è arrivato nemmeno al 50% delle presenze – ha affermato – non ha mai presentato disegni di legge, interpellanze o mozioni e per 48 volte ha votato in modo differente da Forza Italia perché era distratto».
«Il concetto chiave della Brianza – ha notato De Luca – è il verbo “lavurà“: ciascuno nel proprio mestiere deve dimostrare di essere all’altezza del ruolo che vuole ricoprire. Galliani è un bravo imprenditore, ha fatto il miracolo con il Monza ma capisce di politica come io mi intendo di calcio». «Lo dobbiamo tenere qui» ha detto rivolto ai tifosi.
Elezioni: De Luca e la «partita ancora aperta»
«La Brianza – ha proseguito – ha bisogno di una marcia in più, di un parlamentare che come me abbia amministrato gli enti pubblici e conosca le regole della pubblica amministrazione. Io sono l’unico candidato brianzolo dal punto di vista dei valori» e, infervorandosi, ha tuonato: «La battuta sulle parole in dialetto è quasi razzista. Bisogna guardare la sostanza».
Il nostro territorio, ha rivendicato De Luca, è diventato quello che è anche grazie «ai meridionali che sono qui da generazioni. Io mi metto a disposizione – ha continuato – perché voglio ricambiare quello che ho ricevuto» indirettamente dato che suo padre ha costruito la casa in Sicilia con i soldi guadagnati dal 1958 al 1960 quando ha lavorato come muratore e vissuto in una baracca a San Rocco.
«In tutte le elezioni sono sempre stato un outsider – ha avvertito gli avversari – ho vinto grazie a campagne basate sui contenuti. La partita è ancora aperta».
Elezioni: De Luca giovedì al teatro Manzoni, venerdì a San Rocco
Giovedì 20 ottobre, alle 18.30, insieme a Catena Fiorello e a Red Ronnie, presenterà al teatro Manzoni il suo quarto libro “Non tutto è successo”: a dialogare con lui ci sarà il direttore de il Cittadino Cristiano Puglisi, mentre venerdì chiuderà la campagna a San Rocco «dove è iniziata la nostra storia».