È Natale anche per loro. Per medici ed infermieri. Eroi del Covid ricordate? Si sa che gli italiani hanno la memoria corta. A volte cortissima. Da piazzale Loreto agli assalti quotidiani degli operatori sanitari. Il passo è breve. In qualche caso nullo. Se loro non sono messi bene, figuriamoci i malati. Dopo anni in cui la Brianza veniva contrabbandata come l’Eldorado della Sanità. Come fulgido esempio di imperituro fervore (e a questo punto la musichetta dell’Istituto Luce fa da colonna sonora). Come eccellenza Celeste (ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale, ma casualmente voluto…) rimane ben poco. Una foto sbiadita di ricordi “seppiati”.
Virtuosi esempi, ma non bastano più ai pazienti brianzoli che ora scoprono il fenomeno inverso dell’immigrazione sanitaria. Emigranti della salute si potrebbe sintetizzare in una battuta su non c’è nulla da ridere. I posti letto non bastano, liste di attesa degne di un concerto degli Oasis. Qualche politico prende la palla al balzo. Il partito Democratico lancia l’allarme rosso” sulla situazione. Una manovra sicuramente ”di parte”, ma a questo giro non lontana dalla realtà. Infatti se ne sono accorti pure i seguaci di Elena Ethel Schlein, detta Elly. Quella con la tripla cittadinanza, italiana, statunitense e svizzera con armocromista al seguito, sta puntando dritto verso il dolore di un tema che tocca anche la Brianza. E il Centrodestra arranca. Insegue, esprime tramite qualche suo rappresentante perplessità. Pensano. Pesano. Passano. Il problema però resta. In compenso i monzesi si possono consolare sulla diatriba dell’intitolazione dello stadio a Silvio Berlusconi. Un referendum li seppellirà. Facciamolo. Sarà l’ultima vittoria del Cavaliere.