Elezioni suppletive in Brianza, Giovanna Capelli (Unione Popolare) punta sulla emergenza abitativa

La candidata si è presentata nella mattina di sabato 7 ottobre a Monza davanti al vecchio ospedale San Gerardo, dove ha allestito un piccolo gazebo
Giovanna Capelli candidata Unione Popolare e Michele Quitadamo

Si è soffermata sull’emergenza abitativa Giovanna Capelli, candidata per Unione Popolare alle prossime elezioni suppletive 2023, nella mattina di sabato 7 ottobre davanti al vecchio ospedale San Gerardo, dove ha allestito un piccolo gazebo. “In Italia– ha esordito – vi è un’alta percentuale di proprietari di abitazioni, ma nello stesso tempo ci sono persone che una casa non ce l’hanno, che faticano a mantenerla o che non possono permettersi il costo di un affitto”. Dati alla mano, nel nostro paese solo il 4% delle abitazioni appartiene all’edilizia residenziale pubblica contro il 16% della Francia e il 17,6% del Regno Unito. Oltre Manica il dato era ancora più alto prima delle privatizzazioni messe in atto dal governo di Margaret Thatcher.

Elezioni suppletive in Brianza: Capelli ex insegnante e già parlamentare di Prc

“In Italia-ha proseguito Capelli, ex parlamentare di Rifondazione Comunista, unica donna tra i candidati al seggio che fu di Silvio Berlusconi– gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono insufficienti, spesso degradati e inadeguati al risparmio energetico. Ci sono inquilini che non riescono a pagare le bollette diventate troppo alte”. E poi c’è chi fatica a tirare fine mese, ma è considerato troppo “ricco” per avere un alloggio popolare. “La protesta degli studenti-ha sottolineato Capelli-ha evidenziato il problema degli affitti troppo cari reso possibile dal libero mercato, una forma di capitalismo selvaggio che distrugge chi non può permettersi di pagare”.

Elezioni suppletive in Brianza: “in 66% delle persone tra i 18 e i 34 anni vive con i genitori”

Da ex preside, la candidata al Senato ha rimarcato la difficoltà degli insegnanti provenienti da altre regioni a sostenere i costi degli affitti. “Siamo in una bolla che può esplodere da un momento all’altro-ha messo in guardia-che investe la società. Pensiamo ai giovani che continuano a vivere nella famiglia di origine perché non possono avere una casa tutta loro. In Italia il 66% delle persone tra i 18 e i 34 anni abita con i genitori. Pensiamo anche a chi non riesce a pagare il mutuo e vede la sua casa andare all’asta e agli anziani con una casa di proprietà che non riescono a pagare le spese! Occorrono più investimenti per l’edilizia residenziale pubblica e leggi che regolamentino il mercato degli affitti”.

Accanto a Capelli, Michele Quitadamo, responsabile del Sindacato per il diritto all’abitare A.S.I.A. U.S.B. di Monza e Brianza che ha ricordato che a Monza “città e provincia che negli ultimi venti anni ha visto la più alta cementificazione d’Italia, ci sono 3000 alloggi privati sfitti e oltre 50 di edilizia popolare da assegnare. Eppure, ci sono persone che non hanno un tetto e vivono in macchina”.