Provincia di Monza e Brianza: verso le elezioni ma senza i cittadini

Ferma la riforma degli enti intermedi, presidente e consiglio saranno votati ancora solo dagli amministratori pubblici di Monza e Brianza.
Monza Brianza consiglio provinciali
Monza e Brianza, il consiglio provinciale

Il sogno di tanti amministratori delle Province, dei sindaci e dei consiglieri comunali si è frantumato a metà estate: il disegno di legge per la riforma degli enti intermedi si è arenato in Senato. Lo stop pare essere originato da questioni economiche e non politiche: quel che è certo è che la legge non sarà approvata in tempo per consentire ai cittadini di eleggere i presidenti e i consiglieri a giugno 2024, in occasione delle consultazioni europee.

Le Province, almeno per un’altra tornata, saranno quindi designate dagli amministratori comunali: a Monza e Brianza le operazioni potrebbero svolgersi tra gennaio e febbraio in quanto i diversi schieramenti hanno deciso di accorpare in un’unica data il voto per il rinnovo del presidente Luca Santambrogio, che scadrà a ottobre, e quello per il consiglio che terminerà il mandato pochi giorni prima di Natale.

Provincia di Monza e Brianza: la richiesta di rinvio

I rappresentanti di molte province hanno, però, chiesto al Governo di spostare le elezioni dei consigli e dei presidenti a dopo le amministrative di giugno quando voterà l’80% dei comuni italiani: la tornata primaverile, è facile prevedere, modificherà non solo gli equilibri politici dei singoli territori ma provocherà la decadenza di parecchi consiglieri che non saranno confermati nelle loro città. «Il rinvio – spiega Santambrogio – sarebbe la soluzione più logica, ma a Roma non si pongono il problema». Né sembrano aver fretta di riavviare il percorso di riforma degli enti intermedi: «Ufficialmente – afferma il presidente – la questione è di natura finanziaria dato che è stato calcolato che il ripristino del vecchio assetto richiederà un miliardo di euro».

Le risorse, precisa, non saranno destinate ai compensi degli amministratori, ma al finanziamento degli enti che riacquisteranno le competenze che hanno perso nel 2014 con la Delrio: «Una parte di quei fondi – commenta Santambrogio – saranno, però, trasferiti dalle Regioni che dovranno riaffidare alcune materie» ma nella legge di bilancio 2024 non c’è traccia del passaggio.

Provincia di Monza e Brianza: i possibili candidati

In Brianza la campagna per le provinciali comincerà dopo il 23 ottobre, una volta archiviate le suppletive per il Senato che nelle prossime settimane assorbiranno le energie dei partiti: se sul fronte del centrodestra appare scontata la ricandidatura di Santambrogio, dall’altra parte della barricata i giochi sono tutti da fare. In realtà i nomi che girano non sono molti anche perché, a causa delle amministrative che il prossimo anno coinvolgeranno 31 comuni, i primi cittadini di centrosinistra che hanno i requisiti per correre sono pochi e tra i più accreditati figura il vimercatese Francesco Cereda.

Il presidente uscente, intanto, non si sbilancia: «Sono stati quattro anni eccezionali – nota – ma la valutazione dovrà essere effettuata dai partiti della coalizione».