Studenti a lezione dalla Polizia postale: formazione sui reati informatici. Interessante incontro venerdì 13 dicembre all’istituto scolastico don Milani di Meda tra gli studenti e i referenti della Polizia postale sui temi dei reati informatici come adescamento on line, utilizzo non consono dell’identità, web reputation e cyberbullismo. Un’occasione svoltasi anche grazie alla collaborazione della Polizia locale di Meda.
Polizia postale: dirigenza scolastica e Polizia locale hanno voluto l’appuntamento
La mattinata è valsa una preziosa opportunità di formazione per i ragazzi che, come noto, sono tra i principali fruitori della Rete e dei social dove i rischi del cosiddetto “dark web” sono numerosi. I temi sono stati trattati con estrema professionalità e competenza dalla Polizia postale. Dirigenza scolastica e docenti della scuola sono stati promotori unitamente al comandante della Locale di Meda, Claudio Delpero, di un momento che ha consentito ai giovani di rivolgere domande e risolvere dubbi e chiarimenti. I relatori hanno saputo intrattenere i ragazzi sui reati che più comunemente vengono commessi in rete per aiutarli ad “aprire gli occhi” su realtà sempre più diffuse sui social che favoriscono incautamente la possibilità di commettere reati o di esserne vittime. Trascorrendo tempo sulle piattaforme di condivisione e social per chattare, lontano dai controlli degli adulti, vengono amplificati al massimo le possibilità di incorrere in frodi o in incontri poco sicuri.
Polizia postale: tra i reati analizzati, anche la diffamazione virtuale
La Polizia locale ha messo in guardia i ragazzi, specificando i reati informatici, come la diffamazione virtuale, ovvero la presa in giro o l’aggiunta di commenti non decorosi a danno di altri. Altri reati possono essere l’accesso abusivo ad altri account, rubando l’identità a più o a singoli soggetti, la violazione di corrispondenza epistolare ed ogni volta che qualcuno accede abusivamente all’account di un altro viene tracciato, e quindi facilmente trovabile; è poi vietato, anche se viene fatto, l’invio di virus tramite posta elettronica o social network, li si può anche trovare tramite piattaforme digitali come Internet.