Desio, Bea e BrianzAcque annunciano l’aggregazione: nasce la realtà pubblica più grande in Brianza

Il percorso è stato valutato positivamente dai 56 Comuni soci e prevede ora vari step. L'obiettivo è integrare la gestione del settore idrico con quella dei rifiuti
L’impianto termovalorizzatore di Desio

Brianzacque e Bea daranno vita a un nuovo gruppo nel giro di qualche mese: il processo di aggregazione, approvato prima dalle assemblee dei soci delle due società pubbliche e poi, il 28 novembre, in una seduta congiunta svoltasi a Desio dai due consigli di amministrazione, è stato annunciato venerdì 13 dicembre dai presidenti di Brianzacque Enrico Boerci e di Bea Mario Carlo Novara. Dalla sinergia nascerà un soggetto con oltre 400 dipendenti, un patrimonio di circa 265 milioni di euro e un edbitda di 47 milioni, in grado di integrare la gestione del settore idrico integrato con quella della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, come chiesto alle due aziende dai 56 Comuni soci. Il percorso messo a punto nei mesi scorsi è stato valutato in modo positivo dagli uffici legali delle due realtà che hanno effettuato una perizia sulla sua fattibilità: il cronoprogramma proseguirà ora con diversi passaggi tecnici che, a partire da marzo 2025, termineranno con l’aggregazione da cui nascerà la realtà pubblica più grande della Brianza.

Aggregazione: la soddisfazione di Mario Novara (Bea) ed Enrico Boerci (BrianzAcque)

«Abbiamo lavorato in silenzio per arrivare a questo momento -ha affermato Novara-: abbiamo studiato l’operazione sia dal punto di vista giuridico sia da quello aziendale per capire quali saranno i vantaggi» per gli utenti e per i Comuni. Gli esperti hanno messo sul tavolo, come hanno chiarito i due presidenti, sia le esperienze passate sia «le criticità tecniche che avrebbero potuto inficiare le buone intenzioni». L’aggregazione, che sarà accompagnata da una specifica campagna di comunicazione, dovrebbe garantire economie di scala e di scopo e dovrebbe consentire al nuovo gruppo di ottimizzare i servizi locali di pubblica utilità e di compiere più di un passo avanti sulla strada dell’economia circolare e della transizione ecologica: la connessione tra gli impianti di depurazione delle acque e di trattamento dei rifiuti permetterà, infatti, di valorizzare l’energia prodotta. La sinergia consentirà, inoltre, di razionalizzare la gestione dei servizi, di migliorare le logistiche e di sviluppare nuove operatività. «Questa operazione -ha commentato Boerci- è una ulteriore dimostrazione che la gestione pubblica di due servizi fondamentali può essere oculata, efficiente e può generare utili. Avrà, inoltre, ricadute positive sulla comunità: lo stretto legame con il territorio sarà garantito dalla presenza dei sindaci nel comitato di controllo analogo e noi restituiremo i vantaggi in termini di sostegno a iniziative culturali e sociali».