Ascensore all’arengario di Monza, è tutto fermo? «Stiamo lavorando»

L’Arengario di Monza è chiuso al pubblico dal 2021 proprio a causa della sua inaccessibilità. Ma il progetto dell'ascensore per ora non dà novità.
L’Arengario
L’Arengario Fabrizio Radaelli

Le voci si rincorrono: alcune sono spazientite, altre dubbiose. I tempi per la realizzazione dell’intervento saranno rispettati? Si era parlato di fine 2024, inizio 2025 e «ormai siamo a ottobre». E sarà davvero l’archistar Stefano Boeri a occuparsene? Di ufficiale ancora non c’è nulla: precisa l’assessore alle Opere pubbliche Marco Lamperti che «l’Amministrazione sta lavorando per affidare la progettazione e avviare i lavori quanto prima». Si parla del piano per rendere fruibile a tutti uno degli edifici simbolo della città, l’Arengario, chiuso al pubblico dal 2021 proprio a causa della sua inaccessibilità.

Ascensore all’arengario di Monza, attesa per il bando

«Le procedure non sono mai veloci e poi – ha precisato l’assessore – questa è una decisione che spetta al dirigente del settore lavori pubblici». Alla fine di maggio da palazzo avevano anticipato «novità rilevanti» nel giro di un paio di settimane. Poi nulla fino al primo giorno di agosto quando, in una città quasi deserta, Stefano Boeri, chiamato dal sindaco Paolo Pilotto, ha fatto un sopralluogo nel palazzo medievale: con lui alcuni collaboratori, poi il primo cittadino, l’assessore Lamperti e i tecnici del Comune.

Oggi, dopo altri due mesi, tutto sembra fermo. Per quanto, prima di formalizzare qualsiasi incarico, il Comune – così è stato detto – pubblicherà un avviso a cui potranno partecipare altri professionisti, al momento tutto fa pensare che potrebbe essere proprio il progettista del Bosco verticale (e non solo) a firmare il progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche dell’edificio storico.

Ascensore all’arengario di Monza, cosa si sa del progetto

Di certo, intanto, si sa questo: il progetto – che dovrà essere supervisionato dalla Soprintendenza – ruoterà attorno all’installazione di un ascensore. I primi disegni, elaborati all’inizio dell’anno dagli uffici di piazza Trento, quando il comune aveva deliberato il documento di indirizzo alla progettazione, avevano suscitato diverse critiche tra gli addetti ai lavori. In particolare era stato l’ordine degli architetti di Monza e Brianza a richiedere all’amministrazione l’avvio di un confronto, visto che l’intervento avrebbe avuto impatto “notevole” sul contesto urbano. Mettendosi a disposizione degli uffici, gli architetti volevano arrivare a “condividere intenti e soluzioni”: dal loro punto di vista la progettazione si sarebbe dovuta realizzare in maniera “partecipata”. Cosa che, per il momento, ancora non è avvenuta.

Ascensore all’arengario di Monza, parla l’Ordine degli architetti

«Abbiamo costituito un tavolo di lavoro e abbiamo fornito alcune linee guida dopo aver valutato l’ipotesi individuata dall’Amministrazione nel documento di indirizzo – ha ricordato nei giorni scorsi la presidente dell’ordine Michela LocatiDopo i due incontri della scorsa primavera non abbiamo più saputo nulla, né siamo stati invitati a partecipare al sopralluogo con Boeri: poteva essere l’occasione per iniziare a condividere alcune riflessioni. Rinnoviamo la nostra disponibilità: aspettiamo di essere contattati per avere la possibilità di confrontarci. Intanto, però, teniamo gli occhi aperti: siamo convinti che decisioni di questo tipo debbano essere condivise in maniera democratica».