Ed eccolo infine il documento di indirizzo realizzato in Comune a Monza per realizzare un ascensore “stile Broletto di Como” all’arengario bello e impossibile – impossibile per alcuni, finora, cioè le persone a ridotta mobilità che difficilmente erano in grado di salire la scala elicoidale del palazzo civico. Per questo motivo nel 2021 l’arengario ha smesso di svolgere il suo ruolo fondamentale: spazio espositivo, peraltro in ambito pubblico – ed esclusa la Villa reale – sostanzialmente l’unico pubblico in centro oltre alla non fortunatissima Galleria civica di via Camperio e i Musei civici.
L’intervento confermato la scorsa settimana dall’assessore Marco Lamperti è stato approvato dalla giunta e prevede una spesa di 500mila euro: 300mila per i lavori, la quota per gli oneri di sicurezza, il resto per ogni altra esigenza inclusi gli incarichi professionali.
Monza: il primo layout dell’arengario accessibile
“Il servizio progettazioni del settore Lavori pubblici è stato incaricato della predisposizione del primo layout funzionale che verrà ulteriormente sviluppato nel pfte (piano di fattibilità tecnica economica) per la realizzazione dell’intervento in oggetto. Lo schema funzionale proposto sintetizza la scelta progettuale definendo nel contempo il posizionamento del nuovo ascensore“.
L’amministrazione comunale prevede che per realizzare l’ascensore e rendere così del tutto accessibile l’arengario, e successivamente riaprirlo al pubblico, occorra adeguare le opere di fondazione, eseguire un consolidamento strutturale, demolire una porzione di solaio nel luogo in cui innesta l’ascensore al primo piano, acquistare la chiusura delle arcate e la nuova bussola di ingresso con porte automatizzare, quindi trovare un vano ascensore e un ascensore.
“Il progetto dovrà essere elaborato mediante l’utilizzo di metodi e tecnologie costruttive orientate alla sostenibilità ambientale, energetica ed economica – si legge nel documento – . Dovrà altresì prendere in considerazione come aspetto fondamentale la riduzione dei tempi di realizzazione, utilizzando innovative tecniche costruttive abbinate a pacchetti costruttivi finalizzati a massimizzare il contenimento dei consumi energetici. Il livello delle finiture dovrà essere improntato sui parametri di scelta legati a semplicità, qualità e durata nel tempo sulla base delle autorizzazione della Soprintendenza dei Beni culturali e del paesaggio. A corredo delle suddette opere finalizzate all’abbattimento barriere architettoniche, sono inoltre da prevedere tutti gli interventi propedeutici e necessari all’ottenimento delle certificazioni d’idoneità a destinazione espositivo/museo del palazzo arengario (strutture e impianti), e in particolare le opere di prevenzione incendi finalizzate all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi”.
Monza: i tempi per il nuovo arengario accessibile
E allora i tempi previsti, che ovviamente non sono “dopodomani”: la delibera è stata approvata a dicembre 2023, in questo mese è previsto l’affidamento dell’incarico per la redazione del progetto che dovrebbe essere consegnato al Comune ad aprile, con concomitante approvazione (anche della Sopritendenza). A giugno consegna e validazione del progetto esecutivo, poi l’iter per l’assegnazione dei lavori che dovrebbe terminare tra un anno, dicembre 2024: quindi i lavori, che nel cronoprogramma terminano a luglio 2025.