Giussano, Rashead racconta la sua esperienza ad In-Presa: «Non sono stato lasciato solo»

Il giovane, 16 anni, triuggese, originario del Bangladesh, ha ottenuto il diploma della secondaria di primo grado grazie ad un percorso educativo personalizzato
Antonia Viganò con il giovane Rashead

La sua è la storia di un giovane che, grazie al suo impegno ed all’attività proposta da In-Presa a Giussano, può guardare con maggiore serenità al futuro. Rashead, originario del Bangladesh, ha 16 anni, è nato in Italia ed oggi frequenta il primo anno del corso per operatore elettrico al centro di formazione professionale di In-Presa a Carate Brianza.

In-Presa: una storia coronata dal lieto fine

«Quando avevo 1 anno -racconta- la mia famiglia è tornata in Bangladesh, dove ho vissuto fino ai 10 anni. Nel 2017 siamo rientrati in Italia e sono stato inserito al terzo anno della primaria di Triuggio. Nel periodo della secondaria di primo grado, ho incontrato parecchie difficoltà. Una serie di problemi fisici mi ha costretto a stare a casa e poi è arrivato il Covid. Dopo, non avevo più voglia di andare a scuola, ero apatico e demotivato, non frequentavo quasi mai e, quando ero in classe, dormivo sul banco. Così ho perso l’anno». Qui in soccorso si è presentata un’insegnante, che ha suggerito a Rashead di seguire un percorso personalizzato per il conseguimento della licenza media nella sede giussanese di In-Presa: «Il percorso personalizzato mi ha fatto capire che ero capace di fare qualcosa di importante. Il progetto che ho portato all’esame di terza, legato alle energie rinnovabili ed alla lavorazione del legno, è stato un successo e sono stato applaudito dai professori. Ho quindi deciso di rimanere in In-Presa e frequentare il corso triennale per operatore elettrico. L’esperienza della scuola aiuta: gli insegnanti ti danno una mano a risvegliarti, non ti lasciano mai spento e ti aiutano a riaccenderti. Partecipo anche alle attività di aggregazione nel pomeriggio: ho scelto lo sport, che mi ha consentito di trovare nuovi amici».

In-Presa: la soddisfazione della responsabile Viganò

Soddisfatta è la responsabile dei percorsi personalizzati Antonia Viganò: «Rashead è uno di quei ragazzi che ci vengono affidati perché rifioriscano e ricomincino a credere in loro stessi e nella possibilità di avere un posto nel mondo. Noi lo abbiamo sostenuto in un difficile momento di passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, con la certezza che per lui vi sarà un futuro buono».