Ascensore all’Arengario di Monza, arriva il primo sì della Sovrintendenza

«Mi auguro – auspica l’assessore Marco Lamperti – che si possa individuare la soluzione entro l’autunno in modo da partire con i cantieri per l’inizio del 2024 e riaprire il palazzo nel corso del prossimo anno».
Monza Arengario
Monza Arengario Fabrizio Radaelli

L’Arengario sarà dotato dell’ascensore che consentirà di raggiungere il salone anche a chi ha difficoltà motorie. «Abbiamo ottenuto il primo sì dalla Sovrintendenza – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lampertiora dovremo affinare i dettagli». I confronti, avviati alcuni anni fa dalla giunta Allevi, potrebbero proseguire per qualche mese dato che rimane aperta la discussione sul punto in cui installarlo.

«Mi auguro – auspica l’amministratore – che si possa individuare la soluzione entro l’autunno in modo da partire con i cantieri per l’inizio del 2024 e riaprire il palazzo nel corso del prossimo anno». È presto, aggiunge, per ipotizzare la durata dell’intervento: «Dipenderà dalle richieste della Sovrintendenza – precisa – potrebbero essere sufficienti un paio di mesi come potrebbe protrarsi per un anno». Gli uffici del Comune stanno, intanto, concordando con i sovrintendenti e con i Vigili del fuoco gli adeguamenti necessari a ottenere le certificazioni per la prevenzione incendi.

Ascensore all’Arengario, smentita la ricostruzione di Piffer

Lamperti smentisce, quindi, la ricostruzione effettuata giovedì 4 in consiglio comunale da Paolo Piffer secondo cui la posa dell’ascensore rischierebbe di scontrarsi con «difficoltà insormontabili»: proprio per evitarle l’esponente di Civicamente aveva invitato l’assemblea a riflettere insieme sul progetto.
L’abbattimento delle barriere architettoniche è previsto dall’ordine del giorno presentato ad aprile dall’ex vicesindaco leghista Simone Villa in occasione del dibattito sul bilancio preventivo e approvato all’unanimità dall’aula.

Nel corso dell’ultimo anno i rappresentanti del centrodestra hanno criticato a più riprese la giunta Pilotto per quella che considerano una scarsa attenzione nei confronti di una problematica sulla quale la passata amministrazione è stata «massacrata» dal centrosinistra e da alcune associazioni.

Arengario, il ricorso di Ledha e la condanna al Comune

L’impossibilità per i disabili di salire al primo piano è costata al Comune un ricorso presentato dalla Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, che si è concluso con una condanna dell’ente per discriminazione, inflitta dal Tribunale di Milano benché piazza Trento e Trieste avesse chiuso l’Arengario agli eventi pubblici e avesse dichiarato che il palazzo medievale non avrebbe più ospitato gli allestimenti fino alla posa dell’ascensore.

Il contenzioso era stato aperto nel dicembre 2021 dalla Ledha dopo che l’amministrazione Allevi, nonostante le diffide, aveva confermato una mostra dedicata al regista Alfred Hitchcock inizialmente prevista per il 2020, sospesa a causa della pandemia di covid-19, e poi riproposta.
All’epoca la giunta aveva stanziato 120.000 euro per effettuare i rilievi tecnici e geologici necessari a progettare la posa dell’ascensore e avviato i confronti con la Sovrintendenza, tuttora in atto