È morto domenica 19 maggio all’alba, a 84 anni, a Desio, Umberto Spreafico. La morte è arrivata dopo un lungo periodo di malattia e di sofferenze personali. I funerali saranno celebrati martedì mattina alle 10.30 nella basilica dei santi Siro e Materno di Desio. Lascia la moglie, Irene Motta, e il figlio adottivo Domenico. Spreafico è stato una personalità molto conosciuta, per il suo intenso impegno pubblico, tutto declinato a Desio.
Desio, è morto Umberto Spreafico: democristiano militante nella Dc e poi nel Partito popolare
La passione per la città dove era nato e ha sempre vissuto è stata la cifra distintiva della sua lunga e densa vita, nella quale non sono mancati tanti successi e soddisfazioni, ma anche sofferenze e prove personali. Militante storico della Democrazia Cristiana, fu assessore al personale e poi al bilancio e poi capogruppo del Partito popolare in consiglio comunale. Cattolico impegnato, è stato a lungo uno dei volontari di punta nella san Vincenzo, e del Csd, il Centro sportivo desiano. È stato uno dei fondatori della Fiaccolata votiva, per decenni per lui un appuntamento immancabile.
Desio, è morto Umberto Spreafico: il valore della Resistenza e del 25 aprile
Uomo nato nell’anno dello scoppio della Seconda guerra mondiale, ha dato sempre un’enorme importanza ai valori civili: presidente dell’Associazione combattenti, la sua presenza alle celebrazioni del 25 aprile era imprescindibile.
Cattolico impegnato, è stato tra i fondatori della Fiaccolata votiva e del Palio degli Zoccoli
Cattolico impegnato, la sua fede cristiana, profonda, lo ha portato a essere sempre presente nella parrocchia della basilica, accanto a tutti i parroci: in particolare con monsignor Giovanni Bandera, Luigi Castelli, Piero Edmondo Galli, Elio Burlon. È stato uno dei fondatori e sostenitori più accesi del Palio degli Zoccoli.
Giornalista, è stato per molti decenni collaboratore del Cittadino e poi a lungo responsabile della redazione locale.