La maglia di Campione del Mondo di Matteo Fiorin, giovane talento del ciclismo di Baruccana di Seveso, è stata appesa sulle pareti del santuario della Madonna del Ghisallo. Un riconoscimento storico, nella mecca del ciclismo lombardo, in cima a una salita classica del ciclismo nazionale ed internazionale, a due passi dallo stupendo museo dedicato alle due ruote a pedali.
Ciclismo, Matteo Fiorin: «Una grande emozione»
Fiorin ha visitato il santuario nei giorni scorsi, portando la maglietta per l’esposizione sul muro in cui rivivono le gesta di alcuni mostri sacri della disciplina.
«Per me è una grande emozione avere la maglia nel santuario del Ghisallo perché ci sono tante casacche di uomini e donne che hanno dato molto al ciclismo ed allo sport in generale, campioni di ogni epoca e personalità che hanno fatto la storia, e quindi avere la mia divisa, lì, a fianco della loro, è un motivo di orgoglio. È bello anche per il fatto che spesso mi alleno su quelle strade e quindi ogni tanto potrà tornare ed entrare per farle visita», racconta il ragazzo.
Ciclismo: Matteo Fiorin, la vittoria ai Mondiali in Colombia
Una soddisfazione incredibile anche per la Cicli Fiorin di Baruccana, storica società ciclistica del paese, fondata dal nonno di Matteo e diretta dal padre. Una realtà capace di conquistare decine e decine di maglie rappresentative di tronfi nazionali (il tricolore praticamente è il simbolo di casa) ed anche internazionali. L’ultima grande impresa di Matteo Fiorin, quella della maglia esposta al Ghisallo, è stata la vittoria ai Campionati del Mondo su pista di Cali, in Colombia, nella specialità dell’inseguimento a squadre categoria Juniores. Nel velodromo Alcides Nieto Patino di Cali, in Colombia, il sevesino si era confermato la scorsa estate per la seconda volta consecutiva campione iridato col quartetto azzurro in quella che, tra l’altro, è anche una prova olimpica. Ed eccolo qua il sogno per il futuro, dopo i titoli mondiali, europei, nazionali, manca solo quello dei giochi per completare un ciclo incredibile per qualsiasi atleta, di qualsiasi disciplina. Ma per fortuna il futuro è tutto da scrivere.