Monza: nel bagno dello Zucchi la scritta che indigna il liceo, gli studenti e la città

In uno dei bagni del liceo Zucchi è comparsa una scritta inneggiante a Filippo Turetta, accusato di avere ucciso Giulia Cecchettin. Le parole della dirigente e del sindaco.
La foto della scritta trovata in un bagno del liceo Zucchi di Monza
La foto della scritta trovata in un bagno del liceo Zucchi di Monza

Una scritta che ha lasciato indignati gli studenti e la dirigente del liceo Zucchi di Monza: “Turetta salvaci tu“, realizzata con spray nero e uno stencil inneggiando al ragazzo accusato di avere ucciso la ex fidanzata Giulia Cecchettin. È comparsa misteriosamente mercoledì mattina nel bagno femminile situato nei pressi dell’ingresso dell’istituto monzese ed è stata subito cancellata. Solo il giorno precedente la scoperta (che è stata mercoledì mattina), il martedì pomeriggio proprio gli studenti erano impegnati ad allestire la mostra “Filo rosso” collegata alla violenza nei confronti delle donne.

Monza: nel bagno dello Zucchi la scritta che indigna il liceo e gli studenti, l’ipotesi di un esterno entrato durante l’allestimento di una mostra

«Quando i collaboratori mi hanno avvisato di questa scritta – commenta Rosalia Natalizi Baldi, dirigente del liceo – sono rimasta senza parole. C’è stato un confronto immediato non solo con i docenti ma anche con i rappresentanti d’istituto, per cercare di capire come fosse stato possibile questo atto. Ragionando sulla tempistica ipotizziamo che sia stato un estraneo l’autore, visto che martedì pomeriggio la scuola era aperta e c’era un via via di studenti intenti a realizzare l’allestimento della mostra e, noi docenti eravamo impegnati in un collegio».

Una scritta che però ha creato molto rumore tra i ragazzi, che tanto si stanno impegnando su un tema complesso e delicato sempre più tristemente noto visti i recenti fatti di cronaca.

Monza, la dirigente dello Zucchi: «Vorrei sapere chi è stato, poterlo guardare negli occhi. La mia porta è sempre aperta»

«Proprio in queste settimane stiamo lavorando sul tema della violenza nei confronti delle donne – continua la dirigente – Oltre alla nostra mostra, la prossima settimana avremo un incontro con la psicologa della scuola aperto ai ragazzi e gli stessi rappresentanti mi hanno chiesto di poter organizzare un’assemblea con i compagni per riflettere, capire e ragionare su questo fenomeno. Il gesto, che ha creato scalpore e indignazione nella scuola, sembra frutto di un soggetto che vuole mettersi in mostra, un segno eclatante, di certo un gesto premeditato. Vorrei sapere chi è stato, poterlo guardare negli occhi e capire perché lo ha fatto. La mia porta per i ragazzi è sempre stata aperta e lo sarà sempre, devono sapere che c’è un adulto a cui si possono rivolgere se ne sentono il bisogno. Quel che continueremo a fare è parlare con loro, ascoltarli e proseguiremo negli interventi con professionisti per aiutarli a crescere consapevoli nel rispetto degli altri». 

Monza, il sindaco Paolo Pilotto: «Facciamo tanto, ma purtroppo ci sono gli stolti»

È intervenuto anche il sindaco Paolo Pilotto, già vicepreside del liceo Zucchi: «La nostra è una città in cui si collabora con le scuole, con le associazioni, con la Questura e con il progetto Zeus proprio per supportare le donne. Facciamo tanto per tanti, ma purtroppo ci sono gli stolti. Monza non è questo lavoriamo insieme con le persone, solo così si costruisce».