“Un uomo può uccidere un fiore ma non può contenere la primavera (M. Gandhi)” è il titolo della tavola rotonda che si è svolta sabato 18 novembre in Villa reale, a Monza: un evento all’interno delle manifestazioni per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Un momento incentrato sull’analisi del fenomeno del femminicidio organizzato dalla Questura di Monza e della Brianza e dal Comune di Monza, con la collaborazione della Reggia di Monza. Presenti anche gli studenti dell’IIS Mosè Bianchi e del Liceo Frisi di Monza. Questi ultimi – classe 3B scienze applicate – hanno presentato un sito, da loro interamente realizzato in lingua inglese, per favorire alle donne straniere l’accesso alle agenzie di tutela e sostegno in caso di violenza.
Tavola rotonda contro la violenza sulle donne in Villa reale: la testimonianza della donna sfregiata
Dopo i saluti istituzionali del questore, Marco Odorisio, che ha portato, purtroppo, il caso di una donna picchiata dal marito sotto gli occhi del figlioletto, del capo di gabinetto della Prefettura, Giacomo Pintus – che ha richiamato l’importanza della rete istituzionale contro la violenza – e del sindaco di Monza Paolo Pilotto (“Fondamentali sono la cultura del rispetto a partire dalle nuove generazioni”), sono intervenuti – moderati dalla giornalista Jessica Signorile – i protagonisti della tavola rotonda sul tema.
A partire dalla drammatica testimonianza di Filomena Lamberti, 65 anni, prima donna ad essere stata sfregiata con l’acido, nel 2013, dall’ex marito, accompagnata dal Fausta Angrisani, psicoterapeuta e responsabile del Centro Antiviolenza Linearosa di Spaziodonna di Salerno.
Tavola rotonda contro la violenza sulle donne in Villa reale: gli strumenti delle istituzioni
E poi Fabio Roia, presidente facente funzioni del Tribunale di Milano e Presidente della Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, che ha lasciato un contributo video, la procuratrice aggiunta Manuela Massenz, responsabile Dipartimento Vittime vulnerabili della Procura di Monza, che ha ricordato l’esistenza di norme specifiche a tutela delle vittime e la necessità di insegnare la cultura del rispetto e cercare di individuare prima dell’irreparabile le “relazioni tossiche”, in particolare tra i giovani. A seguire l’intervento della psicologa della Polizia di Stato Giovanna Bueti, la quale ha ricordato il ruolo professionale della Polizia di Stato, con formazione specifica, nell’affrontare la violenza di genere. e dell’avvocata Tatiana Biagioni, Advisory Board Assolombarda per il sociale.
Giornata contro la violenza sulle donne: in Villa reale la mostra “Com’eri vestita?”
Sempre in Villa Reale allestita, da parte dell’Associazione Libere Sinergie, anche la mostra “Com’eri vestita?” che racconta storie di abusi attraverso l’esposizione di 18 manichini che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita – e una mostra fotografica denominata “Tanto a me non capita…”, rappresentazione in bianco e nero di momenti quotidiani di violenza psicologica.