Papa Francesco nomina arcivescovo un altro monzese (seppur di adozione). A otto mesi da monsignor Flavio Pace nuovo segretario del dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, Alberto Torriani è stato chiamato a ricoprire l’incarico di arcivescovo della diocesi di Crotone – Santa Severina.
Don Alberto Torriani, per undici anni a Monza dopo essere stato ordinato sacerdote
Cinquantatré anni, originario di Bollate, don Alberto Torriani è stato ordinato sacerdote nel 2000 e da subito ha svolto l’incarico di vicario parrocchiale nella parrocchia di San Biagio, a Monza, poi diventata comunità pastorale Ascensione del Signore. Sempre a Monza è stato anche responsabile della pastorale giovanile dal 2003 fino al 2011. Da novello sacerdote ha iniziato a prestare servizio anche nel mondo della scuola. Dal 2000 è stato assistente prima e vicepreside poi della Scuole parrocchiali San Biagio. Poi dal 2011 al 2016, dopo il saluto alla città di Monza, è stato rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore in provincia di Varese fino all’incarico, nel 2017, di pro rettore del Collegio San Carlo di Milano, ruolo questo che ricopre tutt’ora.
Don Alberto Torriani, le parole di monsignor Mario Delpini
Il pontefice ha indicato anche la data della sua consacrazione episcopale che si svolgerà nel duomo di Milano il 22 febbraio 2025.
«Il momento della comunicazione e la diocesi di destinazione hanno sorpreso don Alberto e anche me – ha commentato a caldo l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini – Ma poi la disponibilità: la risposta alla vocazione che viene dal Signore, tramite la Chiesa, non pone limiti all’esercizio del ministero: disposto alla sequela, anche da vescovo, anche a Crotone. Sono molti i pensieri, le domande, gli adempimenti necessari per il passaggio delle consegne che riguardano un’opera educativa così importante come il Collegio San Carlo, e molte sono le domande, gli adempimenti necessari per farsi carico della responsabilità episcopale di un ministero tutto da configurare e di una diocesi tutta da conoscere».