Adesso è ufficiale: nel 2024 a Lissone aprirà un centro antiviolenza. Un servizio che ancora in città non c’era e di cui si sentiva la mancanza. A rivelarlo è stato il sindaco Laura Borella proprio nei giorni in cui in tutta Italia si è celebrata la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Lissone avrà un centro antiviolenza, andrà a integrare lo sportello di Rete Artemide
Il centro antiviolenza sarà a servizio di tutti i Comuni dell’Ambito di Carate Brianza. Ovvero Albiate, Besana in Brianza, Biassono, Briosco, Carate Briana, Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano e Verano Brianza.
«Attualmente – spiega Borella – la nostra città ospita già uno sportello antiviolenza gestito dalla Rete Artemide in via Matteotti. Il centro andrà a integrare e a collaborare con questa attività, andando a colmare una grave lacuna che ancora c’era in città. Fin dal mio insediamento, con la mia amministrazione comunale ho iniziato a battermi per l’apertura di un centro antiviolenza. Ritengo inconcepibile che a livello di Ambito non ci sia una struttura di questo tipo. A Lissone, ma anche nei comuni vicini, è necessario che una struttura simile non manchi più. Teniamo presente che si tratta di un numero elevato di abitanti e che, la sola Lissone, ora conta 47mila residenti. Non voglio assolutamente sminuire l’attività dello sportello, che è stato di grande importanza e di supporto per numerose persone, ma sul tema della violenza contro le donne non vogliamo lasciare nulla di intentato. E una delle misure che si possono mettere in campo è proprio quella dell’apertura di un centro antiviolenza. Ringrazio tutti i Comuni dell’Ambito e la presidente Patrizia Lissoni che hanno condiviso questa esigenza e hanno sostenuto il progetto».
Lissone avrà un centro antiviolenza, cronoprogramma serrato
Questo progetto ha già incassato anche il via libera della Regione Lombardia. Ed è anche per questo che il cronoprogramma con cui sarà attuato sarà serrato. Giusto il tempo di organizzarsi al meglio, a livello di personale e di spazi, e il centro antiviolenza potrà iniziare la sua attività.
«La differenza rispetto allo sportello è notevole – spiega il sindaco – Innanzitutto non si tratterà più di un’apertura limitata a poche mattine alla settimana come punto di informazioni. Il centro antiviolenza deve garantire obbligatoriamente un minimo di 15 ore alla settimana, questo si traduce anche in un aumento dei servizi nell’ottica di dare una tutela completa alla vittima di violenza, dal punto di vista psicologico ma anche legale. Un servizio che cresce insomma in quantità e qualità».
Lissone avrà un centro antiviolenza, il sindaco Laura Borella: «I dati ci dicono che il fenomeno di violenza contro le donne è in crescita»
Alla soddisfazione per la novità in arrivo si accompagna però anche un’amara considerazione: «I dati – rivela il sindaco – ci dicono che nonostante i numerosi appelli e l’attività di sensibilizzazione, il fenomeno della violenza contro le donne è in crescita. Ringrazio i Carabinieri per la loro attenzione e il loro supporto, anche il Comune ha effettuato diversi interventi in codice rosso con la Polizia locale. Cerchiamo di dare il maggiore supporto possibile pur nella consapevolezza che quando si tratta di tutelare le persone più deboli non è mai abbastanza».