“Sono arrivato ad Albiate 35 anni fa e sono stato accolto molto bene. Non mi sarei mai aspettato di poter donare un’opera alla comunità e di far parte dell’amministrazione comunale. Ringrazio il sindaco e la giunta, tutti i cittadini che mi hanno sostenuto e chi mi ha consentito anche a livello burocratico di poter realizzare ed installare un’opera dedicata alla donna che è il pilastro della nostra società”. Un commosso Carlo Zanin, consigliere delegato all’arredo urbano del Comune di Albiate, ha spiegato i motivi che l’hanno portato a realizzare una scultura inaugurata in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. In piazza Cavour è stata scoperta un’opera in ferro battuto donata da Zanin ad Albiate. Alla presenza del sindaco Giulio Redaelli e dell’assessore alle pari opportunità, Simonetta Vergani, Zanin ha spiegato i passaggi salienti.
Albiate inaugura la scultura di Zanin e il progetto
“È un un omaggio alla figura femminile” dichiara il consigliere delegato di maggioranza, particolarmente sensibile alla tematica e da sempre appassionato di sculture in ferro battuto. Il soggetto creato da Carlo Zanin, a costo zero per il Comune, è stato collocato al centro del monumento che si affaccia sulla provinciale Monza-Carate e che un tempo accoglieva la fontana del paese, poi diventata una grande aiuola. «L’idea è nata circa un anno fa – spiega l’autore – vedevo l’aiuola un po’ troppo spoglia ed avendo la delega al decoro urbano ho pensato di abbellirla. L’opera rispecchia la donna nel suo essere, una figura armoniosa con uno spirito forte. Ho utilizzato materiale di riciclo, in questo caso ferro di armatura. La ballerina ha forme più accentuate, questo perché ho voluto ricordare la maternità e nella parte dell’addome c’è una piccola interruzione del ferro che intendo come volontà di non interrompere la vita». Le sue scarpette sono rosse. Il colore simbolo contro la violenza sulle donne.
Albiate inaugura la scultura di Zanin e le parole del sindaco
Sul basamento del monumento è stata apposta una targa con un messaggio di richiamo al rispetto. Parola evocata dal sindaco Giulio Redaelli. “Sono state spese in queste settimane molte parole, io dico che è fondamentale il rispetto senza il quale non si va da nessuna parte– dichiara Redaelli – la famiglia è il primo nucleo che deve educare. Il disgregarsi della famiglia porta a situazioni di cui sappiamo. Facciamo tutti insieme una meditazione: se vogliamo che qualcosa cambi dobbiamo partire da noi stessi, impariamo ad avere rispetto”.