Monza: il flash mob del Porta contro le violenze di genere e “per rompere le catene”

L’istituto Porta di Monza ha celebrato con un flash mob la giornata contro la violenza sulle donne: per fare rumore, per rompere le catene.
Monza flash mob Istituto Porta
Monza flash mob Istituto Porta Fabrizio Radaelli

Fare rumore, non silenzio. Così l’istituto Porta di Monza ha voluto celebrare con un flash mob la giornata contro la violenza sulle donne. Una sensibilità che tutte le studentesse e gli studenti della scuola hanno da sempre, come testimonia la panchina rossa inaugurata lo scorso anno, così come il corpo docenti e la dirigente Giovanna Lacatena.

Monza: il flash mob del Porta, «consapevolezza e prendersi cura sono le parole chiave»

Un gruppo misto di ragazze che, sulle note di “Break the chain” hanno ballato coinvolgendo poi tutti i coetanei perché le donne vogliono “rompere le catene” e vivere in un mondo in cui ci si sente “libere”.

«Consapevolezza e prendersi cura, queste le due parole chiave di quest’anno – ha detto Andreina Fumagalli, assessore alle pari opportunità ed ex insegnante del Porta – su cui tutti dobbiamo riflettere. Consapevolezza in tutti i sensi, perché ogni gesto, ogni parola che può sembrare insignificante può essere la spia di qualcosa che non va, e ricordiamoci che non siamo mai soli, per i ragazzi ci sono sempre degli adulti su cui contare e noi stessi dobbiamo essere attenti a chi ci è accanto e dobbiamo prenderci cura l’uno dell’altro».

Monza: il flash mob del Porta, presente anche il Cadom impegnato all’interno della scuola

Per l’occasione era presente anche Betty Sala, del Cadom di Monza con cui la scuola ha in corso un percorso sull’affettività che vuole aiutare i giovani ad individuare le relazioni tossiche.