Desio: al Fermi il murale contro le violenze di genere ideato e realizzato dagli studenti

Inaugurato sabato mattina il murale realizzato dagli studenti dell’Istituto Fermi di via Agnesi a Desio contro le violenze di genere.
Desio murale inaugurato all'istituto Fermi di via Agnesi
Desio murale inaugurato all’istituto Fermi di via Agnesi

Un’altra vita strappata”, questa la scritta che illustra il murale realizzato dagli studenti dell’Istituto Fermi di via Agnesi a Desio. È stato inaugurato sabato mattina, alla presenza del sindaco Simone Gargiulo, della dirigente Elena Bonetti e di una nutrita rappresentanza di tutte classi dell’Iti e Liceo di via Agnesi.

Desio: al Fermi il murale contro le violenze di genere, nato concorso dal titolo “Colora la tua rabbia”

Desio murale inaugurato all'Agnesi
Desio murale inaugurato all’Agnesi

Un progetto nato un anno fa con un concorso dal titolo “Colora la tua rabbia”, la rabbia di chi si vede privata della libertà di decidere per sé ma anche della vita. E alla luce degli ultimi eventi ha sicuramente acquistato un valore particolare.

Inaugurato pensando a Giulia, ma anche a Maria, Elisa, Patrizia e a tutte le donne che hanno perso la vita.

Il murale ha riprodotto il disegno proposto da Sara Gelosa di 2S, vincitrice del concorso ed è stato realizzato da alcuni studenti guidati dalle docenti Stefania Ravasio e Giusy Taglia.

Desio: al Fermi il murale contro le violenze di genere, l’installazione

«Siete voi ragazzi che dovete decidere chi volete essere – ha sottolineato il sindaco Gargiulo – la scuola insegna il rispetto che è fondamentale in qualsiasi relazione».

Desio installazione all'Agnesi
Desio installazione all’Agnesi

Da tempo attiva sul fronte del contrasto alla violenza di genere, al Fermi è stata realizzata anche una installazione molto forte: una panchina rossa, una sagoma tracciata a terra e tante scritte realizzate da tutte le ragazze della scuola a sottolineare le tante vittime e i motivi infondati per cui hanno perso la vita, “Io ero Alice, avevo 16 anni e stavo andando a scuola”; “io ero Chiara, avevo 30 anni e pensavo che lui mi amasse”. E tante altre ancora. Non sono mancate delle letture di ragazze e ragazzi prima dello “svelamento” del murale realizzato all’esterno, in un luogo strategico: il muro che delimita il parcheggio delle moto usato dai ragazzi.