Sit-in di Gioventù Nazionale davanti alla stazione di Monza e poi alla panca rossa inaugurata in piazza Trento e Trieste per dire no alla violenza contro le donne nel 25 novembre che celebra la Giornata internazionale contro le violenze di genere.
Monza, sit-in di Gioventù Nazionale: «Non solo repressione, ma prevenzione. Non stereotipare tutto a patriarcato»
«Un gesto simbolico che, alla luce degli ultimi tragici avvenimenti, assume un significato profondo, per sensibilizzare su questo tema, sebbene l’impegno contro la violenza sulle donne debba manifestarsi ogni giorno del calendario – hanno dichiarano Alessandro Taddei e Marianna Gaspero, esponenti di GN Monza e Brianza – Per combattere questo fenomeno non bastano solo opere repressive, ma soprattutto preventive, attraverso attività di educazione al rispetto della persona mirate soprattutto alle nuove generazioni, di concerto con Enti, istituzioni scolastiche ed associazioni. Crediamo altresì che ricondurre unicamente alle categorie di ‘patriarcato’ le cause del problema sia un errore, col risultato di stereotipare una situazione delle sfumature complesse. Il tema non richiede retorica, né giova creare semplicistiche divisioni in categorie di ‘colpevoli per natura’. Colpevoli lo si è laddove si decide di ignorare la tossicità e la violenza, o peggio di legittimarle, ma il problema riguarda l’intera società, ed è piuttosto valoriale».
Monza, sit-in di Gioventù Nazionale: «Attenzione al territorio e alla stazione in particolare»
E poi: «È chiaro che ogni analisi risulti riduttiva, ma lanciare una riflessione che vada oltre le posizioni ideologiche è il primo passo per affrontare il problema con serietà. In attesa di un cambiamento socio-culturale profondo, siamo – purtroppo – costretti a constatare che per prevenire molestie, aggressioni e violenze di ogni tipo sia necessario un monitoraggio costante del territorio, che favorisca la costruzione di reti di collaborazione tra Forze dell’Ordine, enti pubblici, associazioni e privati cittadini. E proprio in merito a ciò chiediamo una maggiore attenzione per le aree più critiche della nostra città, come la stazione, dove solo nell’ultima settimana si è consumata l’ennesima molestia ai danni di una studentessa».
Presenti alla manifestazione anche il consigliere provinciale Claudio Rebosio e la consigliera regionale Alessia Villa (FdI).