Quattro aspiranti presidenti, dodici liste più una che ha presentato ricorso contro l’esclusione per non aver depositato un numero sufficiente di sottoscrizioni, oltre novanta candidati al consiglio regionale: la competizione per il Pirellone è scattata ufficialmente. Domenica 12 e lunedì 13 febbraio cercherà la conferma il governatore leghista Attilio Fontana sostenuto dal Carroccio, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia, dalla civica Fontana presidente e dall’inedita aggregazione tra Noi Moderati di Maurizio Lupi e Rinascimento Sgarbi mentre non dovrebbe aver superato lo scoglio della raccolta delle firme l’altrettanto nuova alleanza tra l’Udc e il movimento Verde è popolare presieduto dall’ex ministro Gianfranco Rotondi.
Elezioni regionali: la sfida finale, Majorino sfida Fontana
Il centrosinistra punta a conquistare la guida della Regione governata da 28 anni dal centrodestra con Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd, assessore alle politiche sociali a Milano dal 2011 al 2019 nelle giunte di Giuliano Pisapia e Beppe Sala: nella sua corsa è supportato dal Partito Democratico, dal Patto civico, dall’Alleanza Verdi Sinistra Italiana Reti Civiche e dal Movimento 5 Stelle che, al termine di un lungo dibattito interno terminato con il voto online, ha deciso di non presentare un proprio candidato e di convergere sull’esponente del Pd.
Elezioni regionali: la sfida finale, il terzo polo di Moratti
Si pone fuori dai due schieramenti tradizionali Letizia Moratti, ex ministro all’Istruzione dal 2001 al 2006 nel governo Berlusconi, ex sindaco di Milano dal 2006 al 2011, vicepresidente di Fontana nella giunta lombarda dal gennaio 2021 a inizio novembre 2022 quando ha lasciato l’assessorato al welfare dopo mesi di schermaglie durante i quali ha rivendicato la candidatura alla guida della Regione: la sua coalizione è composta dalla lista civica Moratti presidente e dal Terzo polo formato da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi che alle politiche del 25 settembre, al suo debutto, in Lombardia ha ottenuto percentuali superiori alla media nazionale. Il 12 e 13 febbraio potrebbe drenare voti sia dal centrodestra che dall’ala moderata del centrosinistra tanto più che per alcune settimane non pochi democratici hanno inseguito la suggestione di allearsi con lei nel tentativo di sconfiggere Fontana.
Elezioni regionali: la sfida finale, le sinistre di Ghidorzi
L’universo variegato della sinistra è rappresentato da Mara Ghidorzi che con Unione Popolare riunisce alcune sigle tra cui Rifondazione comunista, Potere al popolo e Dema.Tra poco più di tre settimane la parola passerà a quasi otto milioni di elettori, di cui quasi 700.000 in Brianza che designeranno sette consiglieri dei 79 dell’assemblea lombarda.
Elezioni regionali: la sfida finale, le previsioni
Secondo le previsioni effettuate dai partiti che, potrebbero essere falsate dal complesso meccanismo di attribuzione dei resti su scala regionale, Fratelli d’Italia potrebbe ottenere tre seggi, uno a testa dovrebbero andare a Forza Italia, Lega, Pd e Terzo Polo o, in alternativa, alla Lista Moratti. Se i meloniani dovessero fermarsi a due potrebbe entrare al Pirellone un pentastellato o un secondo rappresentante del Carroccio.