Elezioni regionali, il flashmob dei 5 Stelle a Monza: “Ecco le medicine per curare l’astensionismo”

Proposte dai candidati brianzoli del Movimento "Votox" e "Votamina X", le "medicine" per curare l'astensionismo elettorale
Il flashmob dei 5 Stelle in centro a Monza

“Votox” e “Votamina X”, le “medicine” per curare l’astensionismo elettorale. Flashmob del Movimento 5 Stelle a Monza, in centro, sabato 21 gennaio nel pomeriggio, per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’astensione. I candidati della lista M5S per Monza e Brianza alle elezioni regionali hanno indossato dei camici con la scritta “Nuclei Anti Astensione” sulla schiena e un badge sul davanti per provare a convincere i cittadini: “che votare è importantissimo, per scegliere che direzione prendere per il futuro di Regione Lombardia“. L’attenzione dei passanti è stata calamitata da confezioni giganti di medicinali (“Votox” e “Votamina X” appunto) per “curare” l’astensione, “con l’effetto collaterale di indurre al voto” dicono i promotori dell’iniziativa.

Le medicine dei 5 Stelle contro l’astensionismo proposte dai candidati per Monza e Brianza

Sono farmaci che inducono trasparenza, legalità e dignità – dice Marco Fumagalli, consigliere regionale uscente e capolista per Monza e Brianza illustrando le indicazioni terapeutiche dei farmaci – Possono avere effetti collaterali sulla corruzione. I loro principi di attivismo provocano voglia di cambiamento e presa di coscienza sui danni delle politiche del centrodestra e la fuffa di Renzi e Calenda”. E sull’astensione: “Non possiamo sempre accorgerci dopo le elezioni che la gente non è andata a votare e chiederci il perché quando il danno è fatto. Dobbiamo restituire agli elettori la fiducia nella possibilità di un cambiamento: come Movimento Cinque Stelle per queste elezioni regionali proponiamo infatti ‘Un’altra Lombardia’, diversa da quella in cui il centrodestra ha distrutto la Sanità pubblica, dirottato i fondi del trasporto pubblico sulle autostrade come Pedemontana e gestito la cosa pubblica come un ‘votificio’. I cittadini che non vogliono andare avanti così tornino a votare il 12 e 13 febbraio e diano fiducia alla nostra proposta di cambiamento”.