Monza, “Guantoni in rosa” contro la violenza sulle donne: la lezione di Alessio Martino all’Olivetti

Autodifesa ma anche autostima all’istituto Olivetti di Monza per il venerdì 25 novembre con Alessio Martino, campione di muay thai e docente.
Monza istituto Olivetti difesa donne
Monza istituto Olivetti difesa donne

Autodifesa ma anche autostima. Questi i valori che l’istituto Olivetti di Monza ha voluto sottolineare e trasmettere venerdì 25 novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne ai suoi studenti attraverso una dimostrazione di muay thai con il campione e docente della scuola Alessio Martino, la visione di un filmato e la condivisione di testi alla presenza di Rosario Mancino, che si è fatto portavoce dell’onorevole Paola Frassinetti, della dirigente dell’istituto stesso Renata Cumino.

“Guantoni in rosa” contro la violenza sulle donne: il campione di muay thai è anche docente dell’Olivetti

Una mattinata intensa, a tratti commovente per i ragazzi. Il campione è docente di accoglienza turistica e, da alcuni anni ha lanciato il progetto “Guantoni in rosa” che, per l’occasione, ha portato a scuola.

“Guantoni in rosa” contro la violenza sulle donne: “Siamo riusciti a strutturare un momento di sensibilizzazione molto forte”

«Abbiamo fatto una sorta di flash mob coinvolgendo gli studenti – spiega lo stesso Martino – e con la collaborazione della collega docente di diritto Fernanda Ferrara, siamo riusciti a strutturare un momento di sensibilizzazione molto forte. Il progetto che propongo è legato all’autodifesa ma anche all’aumento dell’autostima, penso che sia importante fornire ai giovani gli strumenti per “difendersi” anche a livello mentale».

“Guantoni in rosa” contro la violenza sulle donne: la palestra si trasformata con i messaggi degli studenti

La palestra si è colorata, quasi trasformata, con cartelloni scritti proprio dagli studenti. «Penso sia importante aiutare i ragazzi a riconoscere quegli atteggiamenti sbagliati, che possono diventare pericolosi – continua Martinoperché possano in primis proteggersi e poi capire che possono e devono parlarne con gli adulti.  I nostri ragazzi rischiano di cadere in atteggiamenti sbagliati, c’è il mito dei soldi facili, come spesso sentono nelle canzoni o vedono nei film. Si deve cambiare la visione della società, mettere in luce il rispetto delle regole, si inizia dal rispettare le scadenze dei compiti che poi li aiuta a formarsi una volta che entrano nel mondo del lavoro. La scuola li accompagna perché crescano nel rispetto delle regole. È stato importante che la preside abbia unito diversi dipartimenti in questo momento, e la presenza di Mancino ha sottolineato l’importanza di avvicinare le istituzioni ai giovani per il loro bene. Ho il privilegio di aver iniziato presto a lavorare con i giovani, ho empatia con loro, cerco, attraverso lo sport e il mio ruolo di docente, di canalizzare il buono di ognuno nella direzione corretta. Dico sempre che non devono farsi trascinare da falsi miti».

Una mattinata intensa, condivisa con molti colleghi che da sempre lavorano per sensibilizzare i giovani perché siano cittadini consapevoli e rispettosi delle regole.