Violenza sulle donne: ecco “Mobil Angel”, il dispositivo da polso per difendersi

Lo strumento consente di intervenire con tempestività permettendo, allo stesso tempo, di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che hanno subito violenze

Si chiama “Mobile Angel” è un dispositivo da polso, configurato per lanciare allarmi e collegato direttamente alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Milano. E’ stato presentato in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” dalla Procura della Repubblica di Milano, Arma dei Carabinieri, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia. L’avvio del progetto pilota (dopo una sperimentazione a Napoli) sarà per ora a Milano (e Torino) ed è rivolto alla tutela delle donne vittime di violenze e maltrattamenti.

“Mobil Angel” collegato alla centrale operativa dell’Arma

La consegna del dispositivo messo a disposizione dei carabinieri (inizialmente sono in tutto 15), avverrà alle donne che prestino il proprio consenso: lo strumento consente di intervenire con tempestività permettendo, allo stesso tempo, di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che hanno subito violenze, nella consapevolezza di poter ricevere immediato soccorso in caso di emergenza. In questo modo, le vittime hanno la possibilità di ritrovare la fiducia necessaria a riappropriarsi della propria vita e dei propri spazi di libertà. Le donne che beneficeranno dei dispositivi saranno individuate d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, valutando caso per caso il livello di esposizione a rischio. Oltre ad una linea dedicata della Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, i devices sono anche dotati di un sistema di localizzazione, per permetterne sempre l’immediato rintraccio.

L’Arma è dotata della “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”

L’Arma dei Carabinieri riserva, da tempo, una particolare attenzione al fenomeno della violenza sulle donne impegnando consistenti risorse organizzative per sostenere il rilevante impegno operativo sul territorio. In quest’ottica l’Arma, si è dotata della “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere, composta da ufficiali di polizia giudiziaria – inseriti nelle articolazioni investigative – che sostengono i reparti sul territorio sino ai minori livelli nello sviluppo delle indagini.

Soroptimist impegnata con il progetto “Una stanza tutta per sé”

In Italia, Soroptimist è anche impegnata con il progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, nata nel 2015 da un accordo con l’Arma dei Carabinieri con lo scopo di incoraggiare le persone che hanno subìto episodi di violenza di genere a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, sostenendole nel delicato momento della denuncia. Attraverso questo progetto viene ricreato un luogo protetto e accogliente dove poter raccontare quanto accaduto, determinando un rapporto meno traumatico con gli investigatori. L’iniziativa ha consentito di allestire ambienti dedicati in oltre 150 Caserme dell’Arma su tutto il territorio nazionale.

Fondazione Vodafone ha l’app Bright Sky per dare supporto alle donne che subiscono violenza

Fondazione Vodafone, altro partner del progetto Mobile Angel, è da tempo impegnata nel contrasto alla violenza di genere, ad esempio con l’App mobile Bright Sky che fornisce risorse, supporto e strumenti concreti alle donne che subiscono violenza domestica e maltrattamenti. L’App è scaricabile gratuitamente e può essere utilizzata anche da parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini a donne maltrattate. Bright Sky, fornendo informazioni sui diversi tipi di violenza e consentendo alle donne di acquisire maggiore consapevolezza su come gestire la propria situazione. Al tempo stesso, l’App fornisce una mappatura dei servizi di supporto che si occupano di maltrattamenti, sia a livello locale che nazionale. È disponibile inoltre la chiamata rapida al 112, che può essere attivata con un singolo tocco su ogni pagina dell’App.