Un coro di migliaia di no per chiedere di togliere il pedaggio dall’autostrada Pedemontana o, almeno, da quella che sarà la tratta B2. È il risultato raggiunto finora dal circolo del Partito Democratico di Lentate sul Seveso che, insieme a quelli della zona, ha lanciato una petizione per raggiungere il risultato. L’iniziativa era stata presentata ufficialmente proprio a Lentate sul Seveso ed è contraddistinta da due modalità: quella più tradizionale in forma cartacea, con banchetti organizzati soprattutto in occasione dei mercati e delle iniziative di maggiore richiamo e quella tipicamente online attraverso portali specializzati.
Il dato delle firme reali, nero su bianco, è ancora da ricavare. Tante del resto le presenze degli esponenti del Partito Democratico con un banchetto dedicato. Attraverso le modalità online, intanto le firme raccolte sono più di 3mila. Queste e le altre saranno consegnate direttamente in consiglio regionale per portare sui tavoli che contano il malcontento della Brianza per l’introduzione di un pagamento considerato ingiusto e inopportuno.
Lentate sul Seveso: 3mila firme online per la petizione contro il pedaggio di Pedemontana, per tutelare la viabilità ordinaria
«La Milano Meda costituisce la principale arteria che collega Milano alla Brianza – si legge nella petizione – e che, contestualmente, consente gli spostamenti intercomunali. Per questo motivo l’introduzione del pedaggio solleva gravi preoccupazioni riguardo l’impatto che questi avrà sulla viabilità locale. I cittadini e gli amministratori locali di ogni fazione politica temono infatti che il pedaggio spingerà il traffico a riversarsi sulla viabilità ordinaria, congestionando ulteriormente strade come l’asse della Comasina e la vecchia Valassina: le uniche opzione per chi non potrà o non vorrà pagare il pedaggio».
C’è però anche dell’altro, perché le preoccupazioni sono di diverso tipo: «I maggiori flusso di traffico che andranno a riversarsi sulla viabilità ordinaria – si sottolinea ancora nella petizione – comporteranno un incremento dell’inquinamento atmosferico, proprio laddove la provincia di Monza e Brianza è già tra le più inquinate d’Italia, con livelli di PM 2,5 già superiori ai limiti europei e ben oltre i valori raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Quello della gratuità è un tema molto sentito dal territorio tanto che, in data 15 ottobre il consiglio provinciale di Monza e Brianza ha accolto all’unanimità la mozione 2/2024 con la quale il Gruppo Brianza Rete Comune ha espresso la propria contrarietà al pedaggiamento della Milano Meda».
L’iniziativa, probabilmente, non sarà sufficiente. Il Pd, però, ha intenzione di non arrendersi e di evitare il pagamento del pedaggio della Pedemontana a ogni costo.