Malamovida violenta a Monza, scattano gli arresti. Armati di coltello e spranghe per una spedizione punitiva per futili motivi, uno sguardo di troppo, lo scorso gennaio, si erano recati nei pressi di un bar a sud di Monza. “Vieni qui che ti sparo” sarebbe stata una delle frasi pronunciate durante il violento scontro. Il bilancio era stato di sei feriti. A distanza di sei mesi i carabinieri della Compagnia di Monza guidati dal maggiore Emanele D’Onofri hanno individuato i presunti componenti della banda, tutti giovani residenti in città: quattro sono finiti agli arresti domiciliari, uno è stato colpito da obbligo di dimora.
Malamovida violenta a Monza: lite tra due comitive per uno sguardo di troppo
I militari sabato 23 luglio hanno dato esecuzione a una ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica: dei cinque individui interessati uno risulta già detenuto per altra causa. Tutti sono gravemente indiziati per lesioni in concorso aggravate dall’uso delle armi. Le indagini sull’episodio di gennaio erano partite dall’analisi delle telecamere della zona e dall’incrocio delle numerose testimonianze raccolte: era stato ricostruito che tutto era partito da una lite fra due comitive di ragazzi nata all’interno del locale per uno sguardo di troppo e proseguita fuori. Qui i cinque indagati, tutti appartenenti allo stesso gruppo, erano saliti su un’auto e con manovre spericolate avrebbero tentato di investire le persone che sostavano all’esterno, seminando il panico.
Monza, lite violenta con sei feriti: per uno prognosi di oltre 40 giorni
Non era finita: prelevati dal bagagliaio spranghe, un coltello e uno sfollagente, avevano infatti aggredito gli appartenenti all’opposta comitiva ed altri avventori, estranei ai fatti. Fondamentali per le indagini sono state anche le perquisizioni effettuate nell’immediatezza che hanno consentito di rinvenire gli indumenti che sarebbero stati utilizzati dagli indiziati nel corso dell’aggressione. L’analisi del traffico telefonico ha inoltre consentito di localizzarne la presenza nei luoghi e negli orari compatibili con quanto avvenuto quella notte a sud di Monza. Durante l’aggressione sono rimaste ferite 6 persone, lesioni da arma da taglio e trauma cranico, con prognosi, in un caso, superiore a 40 giorni.