Desio, Caso farfalle: Maccarani a processo per maltrattamenti

Caso farfalle: il tribunale di Monza ha deciso il processo per maltrattamenti per la direttrice tecnica Emanuela Maccarani.
Ritmica Emanuela Maccarani - foto Federginnastica
Ritmica Emanuela Maccarani – foto Federginnastica

Si apre un nuovo capitolo nella vicenda dei presunti maltrattamenti nella squadra nazionale di ginnastica ritmica, nell’Accademia internazionale di Desio. Il tribunale di Monza ha deciso il processo per la direttrice tecnica Emanuela Maccarani: il capo d’imputazione è maltrattamenti. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione per l’assistente Olga Tishina, viceversa ha ordinato la formulazione dell’imputazione per l’allenatrice finita nella bufera dopo le accuse avanzate, nel 2022, dalle ex ginnaste Nina Corradini e Anna Basta.

Desio, Caso farfalle: la Procura di Monza aveva chiesto l’archiviazione

Le due atlete avevano denunciato presunte vessazioni psicologiche subite per questioni legate al loro peso. Nell’agosto del 2024, a pochi giorni dal bronzo olimpico vinto dalla squadra italiana delle Farfalle a Parigi, la Procura di Monza aveva presentato al Gip una richiesta di archiviazione per la direttrice tecnica e per la sua assistente, entrambe indagate per abusi psicologici.

In virtù della richiesta di un supplemento di indagine da parte di Anna Basta, che si era opposta all’archiviazione, il tribunale ha deciso di procedere con l’imputazione. Maccarani dovrà anche affrontare un nuovo processo sportivo, che si era concluso con una ammonizione.

Nel periodo seguito alle denunce, l’Accademia di Desio era stata anche commissariata, Maccarani era poi tornata alla guida della squadra nel dicembre 2023.