A un anno dalla morte violenta di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 a Senago al settimo mese di gravidanza, ha parlato per la prima volta in tribunale Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio.
Omicidio Tramontano, in tribunale parla Impagnatiello: «Oggi sono una persona lucida»
«La persona che ero in quel periodo non è quella di oggi – ha detto secondo quanto riferiscono fonti d’agenzia – Questo processo mi sta aiutando a mettere a posto dei punti che avevo sparsi, dei tasselli confusi. Oggi sono una persona lucida».
L’uomo, rispondendo a una precisa domanda, ha ammesso di avere ucciso la fidanzata 27enne e di avere poi nascosto il cadavere, dandogli fuoco nel tentativo di sbarazzarsene. La ragazza era stata ritrovata dopo diversi giorni a pochi metri dall’abitazione.
Omicidio Tramontano, in tribunale parla Impagnatiello: «Avevo costruito un castello di bugie»
Quella sera era andato in cucina e aveva visto «questo coltello con cui stava tagliando delle verdure – ha raccontato ricordando il momento dell’aggressione – Mi sono piazzato immobile alle sue spalle, in attesa che si rialzasse per tornare in cucina. La colpii, all’altezza del collo. Ma non so quanti colpi, è una informazione che non ho mai avuto. L’ho saputo dalla tv».
«Io a Giulia non ho mai fatto credere di essere pazza. Avevo costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato», ha concluso.