Un classico della truffa: avrebbero proposto su una nota piattaforma on-line articoli in vendita, soprattutto elettrodomestici, telefonini, pc e case in affitto e, incassato l’acconto, a Monza, si sarebbero volatilizzati. I Carabinieri della Compagnia di Monza, tuttavia, li avrebbero individuati. Si tratta di una donna e di suo figlio, già noti alle forze dell’ordine, entrambi rintracciati in provincia di Bergamo dove si erano trasferiti da qualche tempo dopo aver vissuto a Monza. Sono stati arrestati con l’accusa di concorso in truffa aggravata e sostituzione di persona. Altre due persone risultano invece indagate a piede libero per il medesimo reato.
Truffe online a Monza, documentati 28 casi per 8mila euro di guadagno illecito
Sarebbero almeno 28 le presunte truffe commesse su tutto il territorio nazionale (solo una vittima è monzese) per un profitto di circa 8mila euro. I militati monzesi guidati dal maggiore Emanuele D’Onofri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Procuratrice della Repubblica aggiunta, Manuela Massenz).
Truffe online a Monza: “Un sistema consolidato”, sequestrati telefonini e carte prepagate
Le indagini dei militari, coordinate dalla Procura locale, avviate dal 2017 dopo che in varie località di tutta Italia sono state presentate denunce, avrebbero consentito di documentare un presunto: “consolidato sistema di truffe “online“, ideato dagli indagati” che avrebbero proposto: “l’acquisto di elettrodomestici o affitti di case vacanze in località turistiche e, una volta ricevuto il pagamento su carte prepagate o conti correnti accesi in Monza – dicono i carabinieri – omettevano di fornire il bene o servizio pattuito rendendosi irreperibili“.
Truffe online, mamma e figlio incassavano il denaro a Monza
Mamma e figlio avrebbero pubblicato online foto di lavatrici, friggitrici, tv e scope elettriche e poi di case vacanze alle Cinque Terre e nelle Marche, realmente esistenti ma di altre persone, ignare del raggiro. Scattato anche il sequestro preventivo di cellulari e carte prepagate sulle quali sarebbero stati veicolati gli indebiti pagamenti, sulla piazza di Monza dove mamma e figlio, secondo le indagini, avrebbero incassato il denaro contante provento delle truffe. Altri due individui sono indagati a piede libero per i medesimi reati.