Ha assistito a un corso antitruffe organizzato dall’Arma e quando si è trovato nelle condizioni di affrontarne una ha saputo cosa fare. Così un pensionato 83enne di Meda con trascorsi da imprenditore ha messo in fuga due uomini: anziché farli entrare in casa, come desideravano, dopo averli portati in un locale separato dall’abitazione ha detto loro che stava chiamando i carabinieri. I due si sono immediatamente allontanati a piedi.
Ha raccontato che mentre si trovava nel proprio giardino ha sentito suonare al campanello e gli si è presentato un uomo dall’aria distinta, molto affabile e professionale. Ha detto di essere un tecnico dell’acquedotto e che, a causa di un pericoloso malfunzionamento della rete idrica, doveva effettuare un controllo delle tubature dell’abitazione per accertare non meglio precisati “livelli di contaminazione”.
Ha detto che indossava scarpe di colore nero, un maglioncino grigio, occhi chiari e parlava senza inflessioni particolari. L’ha portato in giardino per mostragli il pozzetto con il contatore dell’acqua: lo sconosciuto ha effettuato una manovra con un attrezzo quindi ha chiesto un bicchiere d’acqua del rubinetto per poter effettuare la misurazione delle sostanze inquinanti. Poi ha utilizzato uno strumento luminoso e ha sostenuto che l’acqua fosse inquinata. A quel punto è scattata la “fase b” del piano: ha infatti detto al pensionato di dover procedere al controllo degli altri rubinetti di casa.
Ma l’83enne ha fatto mente locale di quanto appreso dai racconti del comandante della stazione dei carabinieri durante la campagna anti-truffe alla quale aveva assistito: si è insospettito e, con una scusa, ha impedito all’uomo di entrare nella abitazione. Nel mentre si è presentato un complice del finto tecnico, vestito con una giacca nera con una scritta, “carabinieri”, bordata di oro all’altezza del petto. Indossava anche un berretto con la fiamma e i pantaloni con le bande rosse lungo i fianchi. Ha detto di essere un militare dell’Arma e ha pregato l’anziano di condurlo in un punto dove potesse controllare l’acqua. Ma il pensionato anziché far entrare in casa i due uomini, dopo averli portati in un vecchio ufficio pertinente ma separato dall’abitazione, ha detto loro che stava chiamando il 112. A quel punto i due sono fuggiti.