Un pubblico non giovanissimo, formato in gran parte da persone che sono state adolescenti negli anni Ottanta e Novanta ha cantato, ballato e si è emozionato ascoltando le canzoni di Enrico Ruggeri, il cui concerto è stato l’avvenimento clou del sabato sera del Monza Fuori Gp 2022, la kermesse di eventi promossi dal Comune per “movimentare” la città nei giorni del Gran Premio.
Monza Fuori Gp: il concerto di Enrico Ruggeri
Il cantante milanese (ma con mamma monzese, come ha ricordato di recente, in occasione della presentazione della Partita del Cuore svoltasi proprio a Monza), classe 1957, ha presentato dal palco allestito in piazza Trento e Trieste alcuni brani del suo ultimo album “La Rivoluzione”, uscito la scorsa primavera e i suoi pezzi più famosi, da Contessa, di fatto il pezzo che lo ha fatto conoscere nel 1980 quando cantava nei Decibel, a “Polvere”, “Nuovo swing”, l’intensa “Il portiere di notte”, “Ti avrò” a “Il primo amore non si scorda mai” fino a “Mistero” richiesta da uno spettatore a inizio concerto.
Monza Fuori Gp: Hero, Il Mare d’inverno e Quello che le donne non dicono
Ruggeri, che ha dialogato col pubblico, ha rimarcato che quella canzone è solitamente riservata al finale della sua esibizione. E così è stato, per la gioia di chi ha voluto cantare ricordando gli anni della propria gioventù. L’artista ha anche proposto un breve accenno di “Hero” di David Bowie e due canzoni scritte da lui, ma portate al successo da altri: “Il mare d’inverno”, poi interpretata da Loredana Bertè, e “Quello che le donne non dicono”, uno dei cavalli di battaglia di Fiorella Mannoia. In particolare, Ruggeri ha invitato il pubblico a cantare con lui quest’ultima canzone, sottolineando, a mo’ di battuta: “anche se non cantate non vado via”.
Monza Fuori Gp: il ringraziamento per la Partita del Cuore
L’entusiasmo del pubblico, che ha cantato a memoria tutte le strofe, ha, invece, confermato il successo della serata del cantante e della sua band. Una grande emozione ha suscitato l’interpretazione di “Primavera a Sarajevo”, canzone composta dopo una visita di Ruggeri nella città bosniaca al seguito della nazionale cantanti. E, a proposito, dei suoi “colleghi” cantanti-calciatori, il musicista ha ringraziato tutti i monzesi che mercoledì hanno assistito alla Partita del Cuore all’U-Power Stadium.