Gira da qualche giorno con un quadernino in tasca pronto ad annotare tutto: dai dispenser da sostituire nelle toilette della reggia, alle funzioni degli edifici del parco.
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: chi è, curriculum
Bartolomeo Corsini, 62 anni, è il nuovo direttore della Reggia. Nel suo curriculum c’è tanto cinema: è tato fondatore della sede in Lombardia e Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia-Scuola Nazionale di Cinema-Cineteca Nazionale. È stato direttore della Sede lombarda del dipartimento di Fiction TV e Pubblicità a Milano e direttore Torino , direttore della Sede Sicilia – dipartimento del Film Documentario a Palermo – e direttore del dipartimento di Cinema d’Animazione e dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa a Ivrea. Dal 2003 insegna al Politecnico nel corso di Laurea in Architettura “The landscape and the narrative cinema”, il paesaggio e il cinema di narrazione.
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: la presentazione ufficiale nella salle è manger
La sua presentazione ufficiale è avvenuta lunedì nella salle à manger, o sala da pranzo ufficiale, che tutti ormai hanno ribattezzato sala degli specchi , forse per un rimando alla Galerie des glaces di Versailles.
Con lui il sindaco Paolo Pilotto, presidente del consorzio, l’assessora al parco Arianna Bettin, il direttore uscente Giuseppe Distefano, che va a ricoprire il ruolo di direttore generale di Città studi di Biella, e i membri del Consiglio di Gestione.
«Per 45 giorni la Reggia è rimasta senza direttore generale – ha spiegato il sindaco – ma in realtà ho avuto due direttori perché chi lascia ha passato gratuitamente il testimone a chi entra e questo è un segnale eccezionale perché della Villa ci si innamora e ci si prende cura».
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: il docufilm al teatrino nel 2015
Corsini la Reggia la conosce già bene: al teatrino nel 2015 ha girato il docufilm”La duecentenaria” insieme ai suoi allievi di cinema per raccontare i duecento anni della Villa.
E di cinema inevitabilmente parla: «Il cinema in Italia si fa a Roma perché ogni angolo può essere un potenziale set – spiega – ma anche la villa e il parco hanno grande potenziale. Per questo sogno un edificio nel parco da destinare alle case di produzione perché possano avere una base d’appoggio». Non solo film, ma anche fiction, serie, spot pubblicitari. «Sempre nel rispetto del bene – si affretta ad aggiungere il neo direttore – e soprattutto con l’obiettivo di valorizzarlo, creare una storia e un’identità precisa».
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: dare una identità
Dare una identità ad un luogo che ha subito lutti e abbandoni è una delle sue prime sfide: «Ci sono riusciti a Versailles e a Venaria – dice – dobbiamo farlo anche a Monza. Abbiamo il più grande parco di Europa ,ma il ministero della cultura non ci ha messo tra le sedi del nuovo bando “Oltre il giardino” per la formazione di giardinieri dei giardini storici. Creare una identità significa avere il rispetto delle persone, nessuno si sognerebbe di gettare della carta a terra a Versailles, a Monza l’ho visto fare».
Le criticità del luogo che è chiamato a gestire le conosce: «Tanti proprietari come in un supercondominio e poche risorse anche di personale». Sul tavolo tra le priorità c’è la riapertura del teatrino (la prima decisione da prendere riguarda la stoffa del sipario): «Un luogo di cultura con due foyer, un teatro, una sala congressi-spiega- deve diventare un modello gestionale e culturale».
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: il masterplan
Poi c’è il masterplan con i lavori di fase 1 da portare a termine e quelli di fase 2 che incombono: «Il masterplan è una fotografia, ma in qualche modo – dice – è già superata, non dice nulla dell’agenda 2030 che deve essere presente nella nostra programmazione».
Corsini nuovo direttore della Reggia di Monza: tanto lavoro, mandato di tre anni
C’è lavoro per ameno 20 anni, ma il suo mandato è di tre e chissà se sarà lui il primo direttore ad essere riconfermato come non è ancora accaduto a chi lo ha preceduto.