Chiesta condanna a 15 anni per la Mantide della Brianza

Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 15 anni di reclusione per la Mantide della Brianza.
Monza Mantide della Brianza Tiziana Morandi l’1 giugno all’uscita dal tribunale Fabrizio Radaelli

Che non sia morto nessuno è soltanto frutto del caso”. Sono queste le parole con le quali il pubblico ministero, Carlo Cinque, ha sancito la decisione di chiedere una condanna a 15 anni di reclusione, oltre a tre anni di libertà vigilata come misura di sicurezza, per la roncellese Tiziana Morandi, 48 anni, salita agli onori della cronaca come la “Mantide della Brianza”. La donna era accusata di aver narcotizzato e derubato una decina di uomini tra i 27 e gli 84 anni.

Mantide della Brianza: numerosi i reati contestati

Arrestata lo scorso luglio, e ancora oggi detenuta in carcere, alla donna erano state contestati numerosi reati: rapina, lesioni, utilizzo indebito di carte di credito, violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine. Dopo il suo arresto altre tre persone si erano unite a quelli che l’avevano già denunciata.

Mantide della Brianza: la posizione dell’imputata

Da parte dell’imputata, che nel frattempo ha dovuto nominare un nuovo legale, l’avvocato Angelo Leone, del Foro di Milano, poiché l’avvocata Alessia Pontenani, ha deciso di rimettere il suo mandato sembra a seguito di un’accesa discussione che avrebbe avuto con la sua assistita, ha continuato ancora mercoledì 11 ottobre a ribadire la sua versione: “Forse – dichiara – loro volevano qualcosa di diverso e per ripicca mi hanno denunciata. Ma io facevo solo massaggi. Non ho derubato nessuno“. La sentenza è attesa per l’1 dicembre.