Monza: via al processo contro la presunta “mantide” del Vimercatese

A Monza l'avvio del procedimento contro la donna di Roncello accusata di avere drogato e derubato alcuni uomini.

Primo atto del processo contro Tiziana Morandi, la presunta “mantide” accusata di avere “drogato” e derubato alcuni uomini alla sbarra con le accuse di rapina, lesione, detenzione di sostanze stupefacenti, procurato stato di incapacità (attraverso le sostanze) e utilizzo indebito di carte di credito (quelle delle potenziali vittime).

Processo alla “mantide”: le accuse

Al tribunale di Monza la prima udienza dibattimentale nella quale la donna non era presente. Si tratta di una decina di uomini che, stando ai capi di accusa, la vimercatese avrebbe somministrato benzodiazepine mescolate a bevande offerte agli uomini. La 48enne di Roncello è stata indagata e arrestata dai carabinieri di Vimercate sulle basi delle denunce di uomini di età compresa tra i 27 e gli 80 anni: i capi di imputazione sono 21. L’ipotesi (di questo ora si tratta) si sarebbe offerta come massaggiatrice per poi narcotizzare le vittime e derubarle.

Di tutte le presunte vittime in ogni caso soltanto una si è costituita parte civile. A difendere la donna, di fronte al tribunale collegiale presieduto da Patrizia Gallucci, l’avvocato Alessia Potenani, riporta tra gli altri il Corriere della Sera. D’ora in poi le udienze: la sentenza è prevista a luglio.