Quel treno chiamato desiderio sta per entrare in stazione. Gli abitanti del quartiere Libertà hanno ricominciato a fare il conto alla rovescia per vedere aperta la fermata Monza Est Parco.
L’assessora alla mobilità Giada Turato, invitata dalla consulta martedì sera, ha dato buone notizie al rione. La lettera inviata dalla consulta all’amministrazione comunale e, attraverso questa, a Rfi è stata presa in considerazione e valutata positivamente. La società di infrastrutture ferroviarie del gruppo Ferrovie dello Stato ha confermato il ruolo strategico della fermata e ha accolto le richieste avanzate dalla consulta a nome del quartiere che già nel lontano 1981 aveva delineato la proposta di realizzare una “stazioncina” in loco. Tra fine maggio e il mese di giugno è prevista la firma di una convenzione tra Comune di Monza, Regione e Rfi.
Monza: la svolta per la fermata ferroviaria Est? Lo sviluppo del Pums
L’assessora ha confermato l’intenzione di «firmare al più presto questo documento che recepisce il nuovo finanziamento di 5 milioni di euro stanziato a dicembre 2023, per poi avviare la progettazione di fattibilità e procedere al successivo affidamento dell’appalto integrato». Nei piani del comune, la Monza Est costituisce un’ulteriore azione del nuovo Pums per rendere la città sempre più accessibile e inclusiva. Infatti, oltre a permettere di muoversi all’interno della città, consentirà anche di raggiungere agevolmente la nuova linea metropolitana con l’alleggerimento del traffico. L’organismo partecipativo di quartiere ha espresso la propria soddisfazione per il risultato e per il proprio coinvolgimento e ha dichiarato di essere pronta a dare il proprio contributo anche per i futuri programmi per arrivare all’agognato traguardo.
Monza: la svolta per la fermata ferroviaria Est? Vlae 280mila passeggeri
Dati alla mano, il flusso di utenti di passaggio alla Monza Est sarebbero circa 280.000 l’anno. Un numero ritenuto importante da Rfi che ha ripreso i contatti con il Comune. I treni previsti saranno inizialmente 40 al giorno per diventare 72 a regime in una seconda fase. «Finalmente si è tornato a parlare di questa fermata -hanno sottolineato i presenti- Ora, però, non sono solo parole, ma fatti concreti».
Sottolinea Giovanni Vergani, uno dei cittadini più attivi nella “battaglia” per la fermata: «Abbiamo dimostrato un buon esempio di interazione tra tutti i soggetti coinvolti. Se si lavora bene insieme la partecipazione funziona e le richieste trovano risposte». Il ricordo dei continui rinvii, di progetti mai messi su carta sono ancora vivi, ma questa volta l’adrenalina è più forte. «Siamo sul binario giusto» commenta il coordinatore della consulta Valter Artelli.