Uomini narcotizzati e derubati: chiuse le indagini preliminari sulla “mantide della Brianza”

Terminate le indagini preliminari a carico di Tiziana Morandi, ribattezzata la "mantide della Brianza", la 47enne accusata di avere narcotizzato e poi rapinato una decina di uomini fra i 27 e gli 84 anni

Sono terminate le indagini preliminari a carico di Tiziana Morandi, ribattezzata la “mantide della Brianza”, la 47enne accusata di avere narcotizzato e poi rapinato una decina di uomini fra i 27 e gli 84 anni. La donna, residente nel Vimercatese, è stata arrestata a luglio dopo una serie di denunce presentate dalle vittime e attualmente si trova nel carcere di San Vittore. Ha chiesto di essere ascoltata dagli inquirenti per raccontare la sua versione dei fatti: un interrogatorio sarebbe stato fissato per sabato 22 ottobre.

Indagini chiuse: tutte le bugie della “mantide della Brianza”

Dalle indagini sarebbe emerso che ai derubati avrebbe raccontato bugie sulla sua professione, spacciandosi ad esempio per medico o massaggiatrice, e si sarebbe anche finta malata terminale come sarebbe stato attestato da un falso certificato medico. Venti i capi di imputazione a suo carico che vanno dalla rapina alle lesioni.

Indagini chiuse: come sarebbe riuscita ad abbindolare le vittime

Varie le tecniche ricostruite che sarebbero state utilizzate dalla brianzola per abbindolare le vittime: a quelle più anziane avrebbe detto ad esempio di dovere raccogliere fondi per curare bambini malati mentre le più giovani le avrebbe attirate attraverso i social. Poi le avrebbe narcotizzate col benzodiazepina, un potente calmante e derubate di denaro e monili in oro. Gli incontri sarebbe avvenuti in casa oppure in locali.

Indagini chiuse: a un anziano sparite le monete d’oro

Tra le presunte vittime un 71enne di Avellino al quale sarebbe sparita una collezione di monete d’oro che le aveva confidato di voler vendere. La donna si sarebbe offerta di aiutarlo: i due si sarebbero incontrati a Torino e la 47enne avrebbe narcotizzato l’anziano lasciato in stazione senza le sue preziose monete. E poi un Comasco, finito contro il guard rail della Tangenziale Nord di Milano, di ritorno a casa, dopo aver accusato un malore a causa di una bibita bevuta a casa della donna per la quale si prospetta ora la richiesta di rinvio a giudizio.