Caso Ilaria Salis, appello del sindaco Pilotto al ministro Tajani dopo il no ai domiciliari in Ungheria

Appello del sindaco di Monza Paolo Pilotto ad Antonio Tajani, ministro degli Esteri, per Ilaria Salis dopo il no ai domiciliari in Ungheria.
Ilaria Salis
Ilaria Salis

Appello del sindaco di Monza Paolo Pilotto ad Antonio Tajani, ministro degli Esteri, per Ilaria Salis. Alla monzese di 39 anni, detenuta a Budapest da febbraio 2023, giovedì 28 marzo non sono stati concessi gli arresti domiciliari in Ungheria.

Caso Ilaria Salis, appello del sindaco Pilotto al ministro Tajani: «Individuare gli strumenti per garantire la dignità»

«Nella sua attività a tutela della nostra concittadina, pur consapevole della complessità interpretativa relativa al rapporto fra le legislazioni di due diversi Stati, sono convinto che sia possibile individuare all’interno del diritto italiano, del diritto ungherese, di quello europeo e di quello internazionale gli strumenti necessari per potere garantire la dignità di trattamento della persona detenuta e sottoposta a giudizio», ha detto il sindaco che di Salis era stato docente al liceo classico Zucchi.

Caso Ilaria Salis, appello del sindaco Pilotto al ministro Tajani, la mozione approvata dal consiglio comunale

Paolo Pilotto ha voluto richiamare, in proposito, anche il testo di una mozione approvata dal consiglio comunale di Monza l’1 febbraio 2024, che esprimeva i sensi di una “grave preoccupazione che i rappresentanti della comunità cittadina avevano manifestato rispetto alle condizioni di detenzione di Ilaria Salis”.

La mozione chiedeva al governo di proseguire nella esplorazione della possibilità di chiedere il trasferimento in Italia per il periodo di custodia detentiva, in attesa del termine del processo in corso in Ungheria.

«Alcuni mesi orsono, all’evidenziarsi della vicenda umana e giudiziaria della nostra concittadina, avevo avuto modo di apprezzare la sua scelta di avviare contatti con il Governo ungherese – ha proseguito Pilotto rivolgendosi sempre a Tajani – cercando di fare valere principi giuridici ed etici che fanno riferimento alla comune tradizione e cultura europea. Sono certo del suo impegno a favore di ogni cittadino residente all’estero, in particolare di chi si trovi in condizione di forti necessità di tutela».