Caso Salis, dopo le foto in catene tutti parlano di Ilaria

Il giorno dopo l'apertura del processo a Budapest tutti parlano di Ilaria Salis, la monzese detenuta dal febbraio 2023 in Ungheria.
Monza Ilaria Salis
Monza Ilaria Salis in una foto data al Cittadino dal papà

Il ministro degli Esteri, ovviamente il papà che cerca attenzione da un anno e persino Fiorello: il giorno dopo l’apertura del processo a Budapest tutti parlano – forse finalmente – di Ilaria Salis, la monzese detenuta dal febbraio 2023 in Ungheria e martedì portata in aula in catene nel procedimento a suo carico per l’accusa di avere aggredito due estremisti di destra a una manifestazione. È accusata di tentato omicidio colposo in concorso.

Caso Salis, dopo le foto in catene tutti parlano di Ilaria: il ministro Tajani

Questa volta mi sembra che si sia ecceduto“, si tratta di “violazione delle orme comunitarie” e non è “in sintonia con la nostra civiltà giuridica“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista radiofonica Radio Anch’io in cui ha sottolineato anche che “gli avvocati devono chiedere gli arresti domiciliari in Italia. Ho chiesto che ci sia il rispetto assoluto del diritto comunitario, perché trascinare in quella maniera un detenuto mi sembra che sia fuori luogo, non in sintonia con il nostro diritto comunitario, il rispetto di un detenuto deve sempre esserci: se giudicata colpevole, deve scontare la pena, ma il rispetto della persona, anche di un detenuto, deve esserci come di qualsiasi persona umana“.

Il ministro ha riferito che della vicenda della maestra di Monza “abbiamo già parlato con il governo dell’Ungheria. Nell’ultimo Consiglio europeo degli Affari esteri ho consegnato un documento al governo ungherese, chiedendo che si vigilasse sul rispetto delle regole. Noi non lasceremo la nostra concittadina in una condizione di mancato rispetto, non possiamo transigere“.

Ilaria Salis Tg3
Ilaria Salis Tg3

Caso Salis, dopo le foto in catene tutti parlano di Ilaria: il papà Roberto Salis

Molto duro il papà di Ilaria, Roberto Salis intervenuto in tv su Rai3 nella trasmissione Agorà: “Credo che l’Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell’Ambasciata italiana in Ungheria“.

Il caso della donna ha ottenuto l’attenzione generale dopo dieci mesi di detenzione e silenzio. Le immagini in catene si sono trasformate in un boato che ora è impossibile ignorare.

Caso Salis, dopo le foto in catene tutti parlano di Ilaria: Fiorello

Tanto che è entrato anche tra i temi dell’intrattenimento della mattina di Rai2: Fiorello ha aperto la puntata parlando proprio di Ilaria Salis. Tra ironia e realtà ha detto: “È stata arrestata perché ha menato due neonazisti, due naziskin… ma non si toccano i naziskin! Tra l’altro neanche l’hanno denunciata, si vergognavano a dire ‘siamo stati menati da un’attivista italiana’. Tajani, muovetevi perché la vogliamo a casa. È in carcere da un anno e non ha fatto niente“.