Pedemontana, incognita diffide sul futuro: «I Comuni devono muoversi compatti»

Amministrazioni alla finestra dopo la raccomandata che mette in dubbio l’ammissibilità del progetto per la D Breve di Pedemontana.
Pedemontana Tratta D breve zona Omate
Pedemontana Tratta D breve zona Omate

Che cosa ne sarà di Pedemontana? A deciderlo, fondamentalmente, sarà il ministero insieme al Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, chiamato la scorsa settimana a fare i conti con la raccomandata digitale di una società che suggerisce di cancellare, in autotutela il progetto della tratta D breve dell’autostrada perché non conforme con la concessione che, eccezionalmente, l’Europa ha accettato: solo che quel suo sì di allora riguarderebbe il completamento est-ovest fino a Dalmine, che la D breve comprometterebbe, dice il privato. Mettendo così a rischio l’intera concessione.

Pedemontana, incognita diffide sul futuro: i sindaci di Arcore e Agrate Brianza

I sindaci del Vimercatese, dopo la raccomandata, stanno alla finestra. Il primo cittadino di Arcore Maurizio Bono ha ammesso che «la diffida presentata dall’impresa potrei anche sottoscriverla, ma prima la vorrei leggere bene e poi ricordo che per farsi valere bisogna muoversi compatti insieme alle altre amministrazioni e non farlo da soli».
Detto, tra l’altro, da chi è interessato dalla tratta C con un percorso già definito e per la quale, in estate, dovrebbero cominciare i lavori di cantierizzazione.

Sulla questione ha detto la sua anche il sindaco di Agrate Simone Sironi (proprio là dove la D breve dovrebbe concludere la sua corsa per connettersi con Teem e A4).
«Gran parte delle osservazioni fatte dall’impresa – ha detto – sono le stesse che abbiamo avanzato noi, amministrazioni quando ha avuto inizio la conferenza dei servizi. È chiaro fin d’ora che qualora Cipess e ministero dell’ambiente dovessero dare parere positivo sulla D breve faremo delle valutazioni nel merito».

Pedemontana, incognita diffide sul futuro: attesa dettata anche dalle prossime elezioni comunali

Una posizione d’attesa per i Comuni di Agrate Brianza, Bellusco, Bernareggio, Burago di Molgora, Carnate, Cambiago, Caponago, Cavenago Brianza, Ornago, Sulbiate e Vimercate. Stanno tutti alla finestra anche perché tra un mese e mezzo gran parte di questi paesi saranno chiamati alle urne per rinnovare il consiglio comunale e la partita si giocherà anche con chi governerà i diversi territori della Brianza Est nei prossimi anni.

Pedemontana, incognita diffide sul futuro: il cronoprogramma di Apl

C’è da tenere in considerazione anche un altro aspetto non secondario della vicenda. A più riprese la missione dichiarata di Apl è completare tutta l’infrastruttura entro il 2031 e proprio la D breve da Vimercate ad Agrate sarà presumibilmente l’ultimo tassello, perché Regione e tutti i diversi attori coinvolti vogliono almeno nelle loro intenzioni concludere le tratte B2 e C entro il 2026 con vista sulle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.
I sindaci e i comitati contro il completamento dell’opera nel recente passato hanno fatto le loro rimostranze non solo al Pirellone, ma anche alla Camera dei deputati e perfino all’europarlamento di Bruxelles, oltre a presentare esposti alla Banca europea degli onvestimenti, che però finanzia solo la realizzazione dell’autostrada da Lentate sul Seveso fino a Vimercate, dove il progetto non ha avuto cambiamenti significativi.