Vimercate, addio Fimer: per i dipendenti arriva la lettera di licenziamento

Addio Fimer a Vimercate: i 55 dipendenti del sito tra Velasca e Usmate hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Se salvezza sarà, sarà solo per l'impianto in Toscana.
La sede Fimer a Vimercate
La sede Fimer a Vimercate Paolo Rossetti

Addio Fimer a Vimercate. Ad una manciata di ore dall’attribuzione dello storico marchio fondato negli anni Quaranta, il nome dovrebbe essere svelato in questi giorni, i 55 dipendenti del sito vimercatese hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Una doccia fredda, ma non del tutto inattesa che fa scorrere i titoli di coda sull’ennesimo pezzo della Brianza imprenditoriale. La notizia è arrivata nei giorni scorsi, quando il consigliere per il lavoro della Regione Toscana ha svelato che l’aggiudicazione è in corso, ma non della casa madre che è rimasta fuori dall’asta e che quindi non sarà interessata dall’acquisizione.

Vimercate, addio Fimer: tre anni di crisi

Si parla del sito industriale situato tra Velasca e Usmate, che appartiene ad un’altra società e i cui macchinari, è emerso, sono tutti in leasing.
L’azienda, come noto, era nelle mani dei curatori nominati dal tribunale, affinché fosse condotta alla vendita. Nel mezzo tre anni di crisi – era scoppiata nel 2021 – in cui per i lavoratori si profilava un trasferimento in Toscana, a Terranuova, per mantenere il proprio lavoro. Una scelta alquanto improbabile per chi ha trascorso una vita in Brianza e magari, seppure con il tempo, sperava di poter andare anche in pensione in Brianza. Non sarà così. Nemmeno l’offerta da parte dell’azienda di accollarsi un anno di affitto per lavoratore, ha fatto cambiare idea ad alcuno. Il personale è stato in cassa integrazione fino al 30 novembre.

Vimercate, addio Fimer: eventuale salvezza solo per l’impianto toscano di Terranuova

Ora la svolta. Dolorosa. E pensare che per rilevare Fimer – specializzata in converter e colonnine elettriche – si erano fatti avanti nomi come Greybull – McLaren. Le trattative erano però finite nel nulla. Solo dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza da parte del tribunale di Milano si erano rimescolate le carte, così come il consiglio di amministrazione. Senza esito. Fino a oggi e all’amara sorpresa. Se la salvezza ci sarà, infatti, sarà solo per l’impianto toscano e i suoi oltre duecento dipendenti. Per coloro che lavoravano a Vimercate, circa 180 e oggi poco più di una cinquantina, nulla da fare. I sindacati hanno annunciato di dover ancora valutare la situazione e soprattutto se vi siano ancora margini per salvare la situazione.