La Fimer di Vimercate passa a McLaren e Greybull, mettendo in salvo i lavoratori

La Fimer in crisi da mesi ha raggiunto un accordo vincolante con le due società britanniche, dopo il passo indietro di Clementy.

La Fimer di Vimercate diventa ufficialmente inglese e passa a Mclaren Applied e Greybull salvando i posti di lavoro in bilico e Clementy precedente interlocutore fa un passo indietro. Ad annunciare il passaggio di proprietà con un accordo vincolante e irrevocabile sono state le due società britanniche in un breve comunicato. McLaren Applied, con il supporto di Greybull Capital, acquisirà il 100% di Fimer società specializzata nella produzione di invertera fronte di un investimento di 50 milioni di euro orientato a sostenere il rilancio dell’azienda in crisi. Il Consiglio di Amministrazione ha scelto McLaren Applied in considerazione delle importanti sinergie strategiche e industriali e del solido commitment finanziario dimostrato nel corso delle trattative.  

La Fimer di Vimercate e l’accordo vincolante da 50 milioni

Più in particolare, l’investimento di McLaren applied prevede un conferimento iniziale di 5 milioni di euro immediatamente dopo l’autorizzazione da parte del Tribunale di Milano. All’accettazione della procedura concordataria seguirà un ulteriore conferimento di 5 milioni di euro. I rimanenti 40 milioni di euro verranno apportati alla chiusura del concordato (omologa). In termini di governance, McLaren Applied assumerà il pieno controllo del Consiglio di Amministrazione e nominerà un Chief Restructuring Officer (CRO). Gli attuali azionisti avranno il diritto di nominare un amministratore fino alla chiusura della procedura di concordato (omologa). Per la prima volta dall’inizio delle trattative, tutte le parti coinvolte – dagli attuali azionisti, al Consiglio di Amministrazione, al fondo Clementy e a McLaren Applied/Greybull – sono allineate e supportano questa risoluzione, che mette un punto alla lunga e complessa negoziazione degli ultimi mesi.  Ora Fimer è in grado di andare avanti.  

La Fimer di Vimercate e la soddisfazione di Meyohas e Carzaniga

Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo importante traguardo. Esprimiamo la nostra gratitudine a tutte le parti coinvolte: dalle Istituzioni nazionali e locali, ai sindacati, fino ai lavoratori di Fimer che hanno dimostrato una dedizione e una resilienza ammirevoli. L’azienda ha affrontato una crisi turbolenta, trovandosi a un passo dal fallimento. Questo accordo ci permette di andare avanti e di lanciare un messaggio di speranza e ottimismo. Ribadiamo la nostra fiducia nelle potenzialità di Fimer. Ci impegneremo non solo finanziariamente, ma soprattutto industrialmente, per sostenere il percorso di rilancio dell’azienda e accompagnarla verso il futuro che merita” ha dichiarato Marc Meyohas, Managing Partner di Greybull Capital. “Sosteniamo pienamente la decisione del Consiglio di Amministrazione di scegliere McLaren Applied come investitore per Fimer, che ora può guardare avanti con fiducia. Auguriamo a tutte le parti coinvolte il meglio per il futuro” ha aggiunto Ambrogio Carzaniga a nome degli attuali azionisti .

La Fimer di Vimercate e il passo indietro di Clementy

Una protesta davanti alla Fimer di Vimercate

Il protrarsi delle trattative ha avuto un impatto eccessivo su Fimer e sui suoi lavoratori. Per questo motivo, Clementy con senso di responsabilità ha deciso di revocare la sua offerta di investimento in Fimer.  Prendendo questa decisione, contribuiamo a porre fine all’attuale crisi e speriamo che Fimer possa ora guardare avanti con fiducia.  Auguriamo a McLaren Applied e a Fimer il meglio per l’entusiasmante futuro che le attende” ha concluso Pierre Louvrier per conto di Clementy. La crisi aziendale aveva coinvolto i due stabilimenti Fimer di Vimercate e Terranuova Bracciolini (Arezzo) per un totale di 290 dipendenti di cui 110 nella sede di via Kennedy a Velasca. Sulla questione era stata anche votata in consiglio comunale una mozione all’unanimità per sostenere i lavoratori che avevano in essere un contratto di solidarietà e il termine ultimo per trovare un’intesa tra la società di Carzaniga e gli investitori era proprio il 21 agosto.