Qualche piccolo spiraglio di luce per la Fimer di Vimercate si inizia a intravedere e tra i sindacati si osserva un cauto ottimismo. La novità di questi ultimi giorni è che il tribunale di Arezzo ha accolto la richiesta di concordato preventivo avanzata nei mesi scorsi dalla stessa impresa leader nella produzione di inverter che sta affrontando una pesante crisi economica. L’azienda, ha sede sia a Velasca al confine con Usmate-Velate, sia a Terranuova Bracciolini in Toscana e questo sviluppo rincuora un po’ anche le sigle sindacali, che nei mesi scorsi insieme alle oltre 400 maestranze, di cui più di 100 a Vimercate, hanno manifestato fuori dai cancelli degli stabilimenti produttivi.
Fimer di Vimercate, ok al concordato: sindacati soddisfatti
“Questa notizia è sicuramente positiva – ha detto Claudio Rendina della Fiom Cgil – perché permette di poter accedere a 45 milioni di euro della finanziaria di emergenza per acquistare i materiali e saldare alcuni debiti con i creditori, dando continuità e stabilità ai posti di lavoro”. Una boccata d’ossigeno che però non è certo la panacea di tutti i mali. Infatti le tute blu si trovano con un contratto di solidarietà, lavorando solo alcuni giorni alla settimana e la Fimer come tante altre aziende in Italia non è esente proprio dalla mancanza di materie prime. Due aspetti che messi insieme sicuramente non giovano alla situazione nel suo complesso. Però c’è anche un’altra carta sul tavolo per dare nuova linfa all’impresa che fa capo alla famiglia Carzaniga ovvero il piano di rilancio su cui anche in questo caso si dovrà pronunciare il tribunale toscano. Un documento da 800 pagine presentato dai curatori fallimentari per cercare di tornare a quella fase pre crisi, che aveva reso Fimer leader nel proprio settore.
Fimer di Vimercate, ok al concordato: “Speriamo non ci siano esuberi”
“Aspettiamo a giorni che il tribunale si esprima anche su questo piano di salvataggio – ha proseguito Rendina – perché se adesso abbiamo un certo ottimismo e allo stesso tempo importante avere in mano anche qualcosa di concreto per il futuro delle maestranze che rispetto a quando è partita la crisi sono anche diminuite nel complesso e l’importante e che questo progetto industriale non preveda esuberi altrimenti la situazione sarà complicata”.
Fimer di Vimercate, ok al concordato: la nota ufficiale della azienda
Intanto l’azienda ha diffuso sul proprio sito una nota in cui si legge chiaramente che: “la Fimer è stata ammessa dal Tribunale di Arezzo alla procedura di concordato in continuità diretta con provvedimento notificato in data 22/09/2022, sulla base del piano industriale presentato lo scorso 28 giugno, che prevede il pieno sviluppo delle attività produttive di inverters fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici. Il piano industriale prevede il progressivo ma costante superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda durante l’emergenza pandemica, caratterizzata anche dal grave shortage dei componenti e delle materie prime su scala globale, tutti fattori che hanno contribuito – unitamente ad altri di natura gestionale – all’emergere e successivo aggravarsi della crisi di liquidità ed al rallentamento delle attività. Elemento essenziale per il ritorno a pieno regime delle attività produttive previste dal piano industriale è il supporto di nuova finanza per 45 milioni di euro – autorizzata dal Tribunale di Arezzo – che verranno erogati dalla Società Generalfinance”.