Sono settimane calde alla Fimer e non solo per il clima rovente di questa estate, ma per il futuro di 45 operai dell’azienda di Vimercate leader nel settore degli inverter. Sono continui i confronti tra i sindacati e i commissari i che stanno gestendo in amministrazione straordinaria sia il sito produttivo di via Kennedy, che quello di Terranuova Bracciolini in Provincia di Arezzo. I professionisti su incarico del tribunale vogliono mettere in vendita Fimer, ma nel bando sarebbe escluso l’impianto velaschese perché non di proprietà della stessa società di inverter. Tutto ciò crea più di un problema alle maestranze brianzole che per rimanere occupate hanno come alternativa il trasferimento in Valdarno.
Caso Fimer: l’estate è rovente e l’attesa per un nuovo vertice coi sindacati
I sindacati attendono un nuovo vertice il prossimo 27 agosto e le richieste avanzate dalla Cisl prima di Ferragosto sono state: “la possibile proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria (in scadenza a novembre ndr), sostegno economico a chi decide ti trasferirsi a Valdarno uscite volontarie ed incentivate e percorsi formativi finalizzati alla ricollocazione con il coinvolgimento di Regione Lombardia” ha fatto sapere il sindacalista Gabriele Fiore. La vicenda resta abbastanza delicata e va avanti da circa un paio d’anni dove non sono mancate trattative con potenziali acquirenti che poi non hanno sottoscritto la sospirata intesa per salvare i posti di lavoro. Tra l’altro l’azienda sorge proprio di fronte all‘ex Ibm che col passare degli anni è sempre più desertificata a livello impiegatizio. Un comparto industriale che sta completamente sparendo alle porte della Tangenziale Est a Vimercate.