Tumore ovarico, procedura innovativa di prevenzione al San Gerardo di Monza

Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza nel trial clinico internazionale per una innovativa procedura di prevenzione del tumore ovarico.
Monza, diagnostica ginecologia all’ospedale San Gerardo
Monza, diagnostica ginecologia all’ospedale San Gerardo Radaelli Fabrizio

La Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza, insieme al Policlinico Gemelli di Roma, sta partecipando al trial clinico multicentrico internazionale TUBAII/WISP che permette anche in Italia alle portatrici di mutazioni patogenetiche dei geni BRCA1 e BRCA2 di accedere a una innovativa procedura di prevenzione del tumore ovarico.

Tumore ovarico, procedura innovativa al San Gerardo di Monza: 15 donne hanno aderito allo studio, dieci in attesa

Lo studio, promosso da due docenti universitarie (una in Olanda, l’altra in Texas) prevede in primis la rimozione delle tube e dopo alcuni anni delle ovaie, posticipando così la menopausa che consegue all’intervento standard. 
Esprime soddisfazione il professor Robert Fruscio, responsabile del trial a livello locale e dell’ambulatorio ginecologico dedicato a donne portatrici di mutazione genetiche della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Bicocca: “Molte donne portatrici di mutazioni dei geni BRCA hanno alle spalle una storia di carcinoma mammario, e non possono quindi ricevere, dopo l’intervento chirurgico di annessiectomia profilattica standard, una terapia ormonale sostitutiva. Poter intervenire in due tempi consente di ridurre l’anticipo della menopausa in pazienti spesso molto giovani”.

Al San Gerardo hanno aderito finora allo studio quindici donne, alcune da fuori regione, e sono in attesa dell’intervento altre dieci. Le pazienti vengono seguite anche da una psicologa e da una nutrizionista, presenti grazie al contributo di ACTO Lombardia Onlus e Cancro Primo Aiuto Onlus.

Tumore ovarico, procedura innovativa al San Gerardo di Monza: l’importanza delle collaborazioni internazionali

Le evidenze più recenti – aggiunge il professor Fabio Landoni, direttore della Struttura complessa di Ginecologia e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Bicocca – indicano che nella maggior parte dei casi il tumore ovarico nasca dalla tuba. Collaborare con istituzioni internazionali di valore offre la possibilità di mantenere un elevato livello di qualità delle cure erogate e di contribuire all’avanzamento della conoscenza scientifica”.

A sostenere lo studio vi è aBRCAdabra ETS, la prima associazione nazionale che rappresenta le persone e le famiglie portatrici delle varianti patogenetiche BRCA. Info: robert.fruscio(at)unimib.it.