Passa dalla prevenzione il (buon) lavoro svolto nel 2022 dal “Sistema provinciale della sicurezza”, uno dei tanti effetti benefici portati dall’istituzione della Provincia con il conseguente insediamento della Questura e dei Comandi provinciali dei carabinieri, della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco. Alla “cabina di regia” la Prefettura.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: nella conferenza della Prefettura i numeri al 30 novembre
E i numeri al 30 novembre danno prova di un territorio monitorato e con reati in calo. Nonostante permanga la percezione diffusa, da parte della cittadinanza, di mancanza di sicurezza. Una sensazione, appunto, sulla quale occorrerà lavorare di “marketing”, e la conferenza stampa organizzata martedì dal prefetto Patrizia Palmisani, nella nuova sede di via Montevecchia, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine del territorio, ha tra gli obiettivi anche questo.
Ecco i numeri:
- 55.587 interventi per chiamate al 112 o 115
- 24.996 servizi ordinari di controllo
- 558 servizi straordinari
- 23.894 pattuglie impiegate
- 124.941 persone identificate
- 68.856 veicoli controllati
- 955 arresti in flagranza di reato
- 4.897 denunce raccolte
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: 1 marzo, attivato il “Piano di controllo del territorio”
In tema di sicurezza reale la svolta, per il capoluogo, ha una data precisa, 1 marzo, quando è stato attivato il “Piano per il controllo del territorio” specifico per la città, con la suddivisione in tre quadranti controllati a rotazione da Polizia di Stato, due, e carabinieri. E sono state date direttive per affrontare uno dei problemi più sentiti dal territorio nel post pandemia, la cosiddetta “malamovida”, fenomeno che a Vimercate ha visto l’attivazione di un protocollo sperimentale con il Comune, Confcommercio e Confesercenti. Sono stati invece 32, al momento, i Comuni brianzoli che hanno aderito al protocollo per la promozione della sicurezza integrata e del controllo di vicinato.
“Si tratta di una modalità per spronare il senso civico e indurre i cittadini a segnalare situazioni di degrado e insicurezza che vivono nel loro quartiere o paese – ha detto il prefetto – La finalità è attivare un flusso qualificato di informazioni per agevolare il lavoro delle forze dell’ordine”.
Un compito utilissimo che prevede una specifica formazione. E il “Sistema provinciale sicurezza” ha portato il prefetto anche a tutti i 55 sindaci: “Un momento di verifica che a noi è servito molto – ha aggiunto – anche per avvicinare le istituzioni”.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: i sindaci segnalano il disagio giovanile
I primi cittadini hanno segnalato il disagio giovanile come problema principale dei territori, alle prese soprattutto con atti vandalici e schiamazzi: “Non possiamo parlare di una situazione allarmante, di rilievo penale – ha specificato Palmisani – ma esiste comunque una zona grigia, manifestazione di carenze di senso civico”. Di qui la apertura di più tavoli tematici, anche nel 2023: “per riflettere con tutti gli enti interessati, dal sistema scolastico compreso il presidente della consulta studenti, alle istituzioni, alle forze dell’ordine, alle associazioni di categoria con lo scopo di trovare idee per intercettare il malessere dei giovani”.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: i grandi eventi
Ma la Prefettura nel 2022 si è anche occupata della gestione sicurezza di grandi eventi, come il Gp d’Italia, le tante partite casalinghe del Calcio Monza, le visite (due) del Presidente Sergio Mattarella e di quattro procedimenti elettorali. E ha inoltre provveduto a stanziare risorse del Ministero dell’Interno per oltre 230mila euro per iniziative di prevenzione e contrasto della vendita e spaccio di droghe in sette comuni e istituti scolastici di altri dieci e 17.600 euro al Comune di Monza per contrastare e prevenire le truffe agli anziani: “un reato che nell’ultimo anno ha visto un incremento”.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: flussi migratori, espulsioni e Ucraina
Da segnalare inoltre a proposito della gestione dei flussi migratori 181 espulsioni (poi eseguite dal Questore), 1.036 richiedenti protezione ospitati in centri di accoglienza gestiti dalla Prefettura e 4.186 cittadini ucraini arrivati in provincia per la guerra.
“Una città come Monza, terza della Lombardia, si meritava un piano di controllo coordinato del territorio con una specifica pianificazione in maniera paritetica con i carabinieri – ha commentato Paola Morsiani, vicario della Questura – nell’ottica di un innalzamento della prevenzione: la nostra risposta è stata un incremento dei risultati operativi”. Morsiani ha anche ricordato il particolare sforzo compiuto dagli uffici della Questura per l’accoglienza e la regolamentazione delle centinaia di profughi ucraini fuggiti dalla guerra. Il comandante provinciale dei carabinieri Gianfilippo Simoniello, a proposito di movida, ha puntato invece l’attenzione ai tanti controlli straordinari nei territori della provincia effettuati dalle Compagnie di Vimercate, Desio e Seregno.
“Il fatto che non sia accaduto nulla ne dimostra il successo” e su quanto l’Arma sta già facendo per affrontare il disagio giovanile ricordando un recente incontro al Binario 7: “Abbiamo parlato con centinaia di genitori, lo siamo a nostra volta, convinti che il problema si possa affrontare solo facendo rete nel territorio”.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: nel 2023 occhi sul Pnrr e verifiche antimafia
Se il 2022 è stato un anno particolarmente impegnativo, quello che verrà lo sarà sulla carta ancora di più. In particolare per un acronimo ormai arrivato alle orecchie di tutti, quel Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che porterà milioni di euro pubblici (Europei) per realizzare opere sul territorio provinciale.
“Con la ragioneria dello Stato monitoreremo la realizzazione degli interventi e la corretta gestione dei fondi erogati – dice il prefetto – anche attraverso una specifica banca darti Regis dove verranno indicate tutte le opere finanziate con lo stato di avanzamento”. La Prefettura si dovrà anche occupare di verifiche antimafia (nel 2022 emanati tre provvedimenti interdittivi) e nella partita Pnrr saranno ovviamente particolarmente impegnate anche le Fiamme gialle guidate dal colonnello Maurizio Querqui che ha ricordato la già intensa attività del 2022 sia in ottica preventiva che repressiva con una serie di operazioni che hanno portato a ingenti sequestri e arresti per reati anche contro la Pubblica amministrazione.
Sicurezza, il bilancio di Monza e Brianza: pianificazione rischi stoccaggio rifiuti e rischi idrogeologici
E l’anno che verrà dovrebbe anche vedere, dopo l’adozione della “parte generale”, la pianificazione della gestione del rischio incidenti degli stabilimenti di stoccaggio rifiuti (“Circa 250 nel territorio della provincia” dice il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Vito Cristino) dopo che quest’anno si è anche conclusa l’attività di aggiornamento delle pianificazioni di emergenza per rischio di incidente rilevante nei 19 stabilimenti della provincia per cui è prescritta l’elaborazione da parte della Prefettura. “Il 21 dicembre – dice il prefetto – sarà svolta una esercitazione in uno dei siti per verificare l’efficacia”.
Sono inoltre state organizzate due giornate formative per gli amministratori locali sul rischio idrogeologico. “Dedichiamo una attenzione particolare alla Protezione civile – dice Palmisani – per la prevenzione e pianificazione, con esercitazioni, fondamentali per capire l’efficienza della propria capacità di intervento in caso di calamità”. “Un lavoro invisibile – dice Cristino – ma indispensabile perché tutto funzioni al momento del bisogno”.