Sicurezza integrata e controllo vicinato, salgono a 32 i Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo

Incontro tra il prefetto Patrizia Palmisani e i sindaci dei Comuni di Aicurzio, Arcore, Caponago, Limbiate e Sovico per la sottoscrizione del documento che era stato presentato il 23 febbraio
Il prefetto Patrizia Palmisani con i sindaci

Protocollo di intesa per la promozione della sicurezza integrata e del controllo di vicinato: giovedì 23 giugno si è tenuto in Prefettura, a Monza, un incontro tra il prefetto Patrizia Palmisani e i sindaci dei Comuni di Aicurzio, Arcore, Caponago, Limbiate e Sovico per la sottoscrizione del documento che era stato presentato il 23 febbraio.

Protocollo sicurezza della Prefettura, ecco i 32 Comuni che hanno già aderito

Con le nuove adesioni sono oggi 32 i Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo della Prefettura (Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco, Biassono, Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Cavenago Brianza, Cesano Maderno, Concorezzo, Cornate d’Adda, Desio, Giussano, Limbiate, Lissone, Meda, Mezzago, Monza, Nova Milanese, Seregno, Seveso, Sovico, Triuggio, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Villasanta), “i cui strumenti – precisa la Prefettura – sono dunque operativi su un territorio pari ad oltre il 63% della Provincia, in cui risiede il 75% della popolazione“.

Il Protocollo della Prefettura: “per sostenere l’azione delle forze di polizia e delle polizie locali”

Prosegue dunque l’attività della Prefettura: “per lo sviluppo di sempre più efficaci forme di collaborazione tra Amministrazioni statali, Enti locali e cittadini a tutela della sicurezza dei territori“. Il Protocollo ha l’obiettivo di sostenere l’azione delle Forze di polizia e delle Polizie locali: “agevolando il dialogo con le comunità e semplificando le modalità di segnalazione di episodi criminali, di disordine sociale e di degrado“.

Protocollo della Prefettura, il prefetto: “Coinvolgimento attivo della cittadinanza in una rete territoriale”

Il Protocollo d’intesa – ha ricordato il prefetto Palmisaniprevede iniziative diversificate per aumentare la sicurezza dei territori, anche in termini di percezione da parte delle comunità di residenti: dalla definizioni di piani per la cura dell’arredo e del decoro urbano nelle aree in stato di abbandono, al coinvolgimento attivo della cittadinanza in una rete territoriale per l’intercettazione di possibili episodi criminali, di disordine o di degrado, che potranno essere agevolmente segnalati per i necessari interventi, che restano una prerogativa delle forze dell’ordine. L’obiettivo è implementare l’efficacia delle attività di controllo del territorio e di pronto intervento curate dalle forze di polizia».