Mobilitazione. La parola d’ordine è scattata alla vista dei cantieri. Quando quello che esisteva sì, ma solo sulla carta, è diventato realtà. Reti, confini. Disboscamento. È adesso che i cittadini hanno ritrovato la voglia di scendere in piazza. Di informarsi. E di fare qualcosa. Sì, ma cosa?
È così che lunedì sera, all’omnicomprensivo di Vimercate, almeno 350 – 400 persone hanno riempito l’auditorium. Tutti venuti per ascoltare il sindaco Francesco Cereda che ha illustrato l’impatto, sia in termini logistici sia viabilistici, del “mostro” Pedemontana. Una serata che ha mantenuto per la gran parte il tono della neutralità – a parte quando Cereda ha minacciato di multare i mezzi pesanti in uscita dal cantiere se non sarà modificato il passaggio da Oreno, a poca distanza da due scuole – tanto che qualcuno dei presenti, alla fine, ha lamentato l’assenza di prese di posizione più “barricadere” da parte del Comune. Che, lo ricordiamo, è firmatario della diffida contro la tratta D-Breve e si è mobilitato sia per il borgo sia per l’altra grande questione aperta, quella di Velasca, frazione che rimarrà schiacciata tra tangenziale e Pedemontana, con rampe d’accesso mastodontiche (e prive di qualsiasi passaggio per mezzi diversi dalle quattro ruote) grandi quanto la frazione stessa.
Pedemontana: la Rondine di Concorezzo contattata da oltre 250 cittadini
Ma la voglia di partecipare non si è limitata alle riunioni istituzionali. Dal “risveglio” a oggi sono nell’ordine delle centinaia i cittadini che si sono rivolti alla Rondine di Concorezzo, altra realtà attivissima su questo fronte e il cui sito è una vera e propria miniera di informazioni sia sul progetto sia sul cantiere.
«Solo nei primi giorni da quando è iniziato il disboscamento a Bernate – spiega Francesco Facciuto, che è anche consigliere in Provincia per Brianza Rete Comune – abbiamo ricevuto moltissime richieste da parte di privati cittadini che ci hanno chiesto cosa potevano fare. Parliamo di 250 persone in due giorni. Abbiamo registrato una forte spinta alla partecipazione e proprio per questo abbiamo deciso di continuare a raccogliere le disponibilità per almeno altre due settimane». Cittadini residenti non soltanto a Concorezzo, ma in tutta l’area interessata dal cantiere, che hanno lasciato i loro recapiti per poter essere contattati in occasione di incontri, manifestazioni e iniziative che abbiano come scopo quello di dichiarare apertamente il proprio dissenso verso l’opera.
Pedemontana: pienone all’incontro di Vimercate, la raccolta firme a Oreno
Dissenso che si sta manifestando anche attraverso le raccolte firme organizzate dai comitati civici del territorio. Il primo appuntamento è stato a Oreno, dove si rischia di veder sfilare per le strade del “gioiello” di Vimercate 200 camion al giorno di terra. Per tre anni.
Senza alcuna garanzia per quanto riguarda l’impatto sulle strade cittadine in termini non solo di viabilità, ma anche di manutenzione. Che ci sarà e sarà pesantissimo. Cereda vorrebbe che Pedemontana optasse per la strada utilizzata per raggiungere il cantiere e che sfocia sulla provinciale, all’altezza della Bergamina, più adatta ad assorbire la mole prevista da Apl.