Monza, rivoluzione sul masterplan di via Ticino: altezze e volumi giù di oltre il 70%

Colpo di scena nella lunga storia dell’area compresa tra via Ticino e viale Lombardia, a Monza: il nuovo masterplan riduce drasticamente i volumi.
Monza via Ticino Masterplan
Monza via Ticino Masterplan

Colpo di scena nella lunga storia dell’area compresa tra via Ticino e viale Lombardia, a Monza. L’amministrazione comunale ha accolto il nuovo (e definitivo) masterplan presentato dalla proprietà che di fatto ridisegna completamente la zona. Non più torri residenziali di 20, 16 e 13 piani come era stato ipotizzato in precedenza ma quattro palazzine che non supereranno i sei piani, conformi ai palazzi già presenti intorno alla zona. Non solo. Anche la superficie destinata alle nuove costruzioni sarà ridotta: solo 3.400 metri quadrati su un’area di 48.000 saranno destinati alle abitazioni, meno della metà della superficie che sarà rinaturalizzata dopo l’abbattimento del capannone che si trova al confine con via della Taccona e delle pertinenze. Una riduzione drastica delle volumetrie, passate dai 16.892 metri quadrati di superfice lorda della scheda di piano ai 7.500 attuali.

Monza, rivoluzione sul masterplan di via Ticino: altezze dei palazzi ridotte del 70%

Un successo «frutto di un lungo e meticoloso lavoro di negoziazione con la proprietà e che oggi ci consente, pur edificando in minima parte, di blindare definitivamente quell’area, salvaguardandola da possibili future nuove edificazioni. Verranno costruite quattro nuove palazzine e niente di più, e così chiudiamo la partita dopo anni di attesa», ha commentato entusiasta l’assessore all’urbanistica, Marco Lamperti.

Già il vecchio masterplan presentato lo scorso anno aveva messo mano alle altezze e alle volumetrie. Poca roba però a confronto con il nuovo progetto che di fatto riduce di oltre il 70% le altezze dei palazzi. Indicativamente saranno realizzati un centinaio di nuovi appartamenti, la metà dei quali (e anche questo rientra nei nuovi accordi raggiunti dall’amministrazione con la proprietà dell’area) sarà in edilizia convenzionata. La riduzione delle volumetrie significa un minor incasso da parte del Comune per gli oneri di urbanizzazione, resta comunque a carico del privato la realizzazione del nuovo parco con i percorsi pedonali previsti, che resterà di proprietà comunale. Il progetto prevede anche una piazza interna di circa 1300 metri quadrati su cui si affacceranno i nuovi palazzi e esercizi di vicinato a ridosso del piazzale, e 1.600 metri quadrati ad uso parcheggio nella porzione adiacente a via Ticino.

Monza, rivoluzione sul masterplan di via Ticino: zona nord destinata a oltre 20mila metri quadrati di verde pubblico

La zona nord dell’area, oggi occupata dall’ex fabbrica dismessa, sarà destinata a verde pubblico per un totale di oltre 20.000 metri quadrati. Per quella porzione di terreno il Comune aveva dialogato con la consulta di quartiere ipotizzando la realizzazione di una nuova palestra comunale proprio in quell’area. Una proposta che venne rifiutata (oggi la palestra per il quartiere San Fruttuoso sarà ricavata dalla riqualificazione del vecchio bocciodromo di via Iseo), preferendo restituire a verde il maggior numero di metri quadrati possibili.

«La progettazione dovrà garantire continuità ecologiche con il tessuto urbano esistente, preservare la biodiversità e salvaguardare le visuali di pregio verso la Villa del Torneamento, la sede del Tiro a segno e il tracciato storico della Cascina Boldriga, potenziando contemporaneamente le connessioni ciclopedonali verso Viale Lombardia e i quartieri adiacenti», fanno sapere dall’amministrazione.

Monza, rivoluzione sul masterplan di via Ticino: le richieste del Comitato San Fruttuoso

Una risposta alle richieste avanzate dal Comitato San Fruttuoso bene comune che da anni si batte contro la realizzazione dei grattacieli sull’area AT05. Era stata anche avanzata una richiesta alla Soprintendenza perché fosse posta sotto vincolo l’area che conduce alla storica Villa Torneamento, che sarebbe stata ostacolata dall’eventuale costruzione delle torri.

L’iter burocratico prevede che ora la proprietà presenti un piano attuativo che dovrà essere conforme al masterplan approvato, e poi si andrà in adozione e approvazione entro la primavera del 2026.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.