Pare proprio che il feeling tra il Coordinamento dei comitati ambientalisti di Monza e la giunta Pilotto sia arrivato ai minimi termini: i portavoce delle associazioni hanno elencato in una conferenza stampa «le cose che non vanno» nell’approccio dell’amministrazione all’urbanistica.
Gli ambientalisti bocciano l’urbanistica di Monza: «Persi nove mesi»
«L’assessore Marco Lamperti – hanno affermato – ha perso nove mesi prima di avviare la variante al Piano di governo del territorio e non ha cancellato» dal documento approvato dal centrodestra la proroga fino al 2027 degli ambiti di trasformazione. Il dialogo con piazza Trento e Trieste, hanno attaccato, si è interrotto dopo l’incontro del 25 ottobre in quanto né il sindaco né gli assessori hanno risposto alle loro pec del 28 dicembre e del 2 febbraio e nemmeno li hanno invitati ad altre riunioni.
Gli ambientalisti bocciano l’urbanistica di Monza: i temi aperti, dal Buon Pastore al masterplan
I temi aperti sul tavolo sono quelli di sempre: sul Buon Pastore, hanno incalzato i comitati, la linea del centrosinistra è «in perfetta sintonia» con quella del centrodestra. Per questo hanno proposto l’avvio di un confronto con i professionisti e la proprietà «per arrivare a una soluzione condivisa» che non preveda la costruzione delle tre torri.
Sul masterplan della Villa Reale hanno auspicato una discussione pubblica: «Il futuro del Parco è preoccupante – ha dichiarato Bichi Montrasio – nella battaglia devono intervenire i cittadini» per evitare che la zona nord sia trasformata in un lunapark.
Gli ambientalisti bocciano l’urbanistica di Monza: San Fruttuoso e le aree alienabili
Da San Fruttuoso è arrivata la sollecitazione alla giunta a sostenere la richiesta alla Sovrintendenza di vincolare l’area di via Ticino e l’ex fabbrica Medys in modo da valorizzare la villa Torneamento.
Tra le cose che non vanno i comitati hanno inserito il ventilato sottopasso di via Nievo che, con una spesa di 950.000 euro, dovrebbe collegare il Cederna a Sant’Albino: «Quei soldi – ha commentato Paola Sacconi – potrebbero essere utilizzati per modificare la rotonda a fagiolo che crea molti problemi» alla viabilità lungo viale Stucchi.
Le associazioni hanno bocciato anche il mantenimento nella lista delle aree alienabili di due terreni per complessivi 38.000 metri quadri tra le vie Pompei ed Ercolano e lo stanziamento di 900.000 euro per la bonifica dell’area verde di via Collodi: «Probabilmente – ha ipotizzato Elisabetta Bardone – sarebbe sufficiente piantare alberi fitodepuranti e destinare la somma risparmiata alla bonifica dell’ex Macello».
Gli ambientalisti bocciano l’urbanistica di Monza: in discussione anche la M5, valutare «la non realizzazione»
I portavoce, che hanno sollecitato l’istituzione di un tavolo della legalità che verifichi i requisiti delle immobiliari che presentano progetti edilizi, hanno messo in discussione la necessità di prolungare la linea lilla della metropolitana.
Tra la decina di osservazioni presentate alla valutazione di impatto ambientale spicca la richiesta di approfondire l’alternativa zero, ovvero «la non realizzazione dell’opera». «Al suo posto – ha spiegato Giorgio Majoli – si potrebbero potenziare le linee ferroviarie con tre nuove fermate».
Le associazioni hanno, inoltre suggerito di spostare sull’area ex Falck di Sesto San Giovanni il deposito dei treni previsto al Casignolo o di interrarlo, di modificare il percorso verso nord e di realizzare la stazione del Parco nella portineria di porta Monza.