Monza: obiettivo diventare “la città del paesaggio”

Monza potrebbe diventare dal 2024 «la città del paesaggio»: è l’obiettivo inseguito dall’assessore all’urbanistica Lamperti.
Panorama del Parco di Monza nei pressi della Reggia scattata con drone da Federico Barbieri, neo laureato in architettura con passione per la fotografia soprattutto aerea. Pubblica le sue foto sulla pagina facebook Drone Hunter.
Panorama del Parco di Monza nei pressi della Reggia scattata con drone da Federico Barbieri, neo laureato in architettura con passione per la fotografia soprattutto aerea. Pubblica le sue foto sulla pagina facebook Drone Hunter.

Monza potrebbe diventare «la città del paesaggio»: è l’obiettivo inseguito dall’assessore all’urbanistica Marco Lamperti che ha anticipato il suo progetto martedì 14 in Villa Reale durante il seminario organizzato dal Comune in collaborazione con l’ordine degli architetti. L’amministratore ha annunciato l’intenzione di organizzare a partire dalla tarda primavera 2024 un festival annuale che dovrebbe richiamare esperti del settore: gli incontri tecnici e le mostre dovrebbero essere affiancati dalla pubblicazione di testi, da iniziative culturali, da visite e laboratori rivolti ai bambini.

Monza: “la città del paesaggio” con il coinvolgimento di associazioni

«Lavorerò in collaborazione con l’assessora alla Cultura Arianna Bettin – spiega Lampertie coinvolgeremo diverse associazioni come il Fai e Legambiente per costruire un appuntamento che caratterizzi la nostra città».

I numerosi eventi, prosegue, dovrebbero aiutare i non addetti ai lavori ad apprezzare i diversi paesaggi di Monza compresi quello industriale e quello agricolo: le visite, riflette, dovrebbero consentire ai partecipanti di scoprire scorci spesso sconosciuti e dovrebbero aumentare il loro senso di appartenenza alla comunità.

Monza: aspetto paesaggistico rilevante nella variante al Piano di governo del territorio

L’aspetto paesaggistico, afferma l’assessore, avrà una parte rilevante nella variante al Piano di governo del territorio che dovrebbe vedere la luce nel giro di un anno e mezzo i cui macro obiettivi dovrebbero essere illustrati alla giunta la prossima settimana. «Fisseremo una sorta di vademecum – precisa – che dovrebbe semplificare la vita sia ai progettisti sia ai componenti della commissione paesaggistica» che valutano i piani presentati dagli operatori.